La nuova collazione disegnata da Adam Nathaniel Furman New Town è un incontro tra il design classico della Gran Bretagna e il design italiano moderno per dare vita a pareti dinamiche e audaci, ma contemporaneamente fini e moderate. Ispirata dall’uso elegante ma audace di geometrie pure che definivano la pianificazione urbana della Georgiana Bath e della New Town di Edimburgo, nonché dall’irregolarità controllata di forme semplici accuratamente sistemate nella squisita pavimentazione della Fondazione Querini Stampalia di Carlo Scarpa, New Town è una giocosa e sofisticata unione delle migliori tradizioni artigianali della moderna Venezia, con una visione contemporanea della più grande era del design classico britannico. Disponibile con due superfici, la prima piana che enfatizza la linearità delle geometrie interconnesse. La seconda con delicate scanalature che rimandano alla disposizione delle strade urbane e agiscono per catturare la luce in modo teatrale, celebrando le sfumature e profondità degli smalti applicati a mano da Botteganove.Adam Nathaniel Furman trasmette piacere, colore e gioia in parti uguali, nonché considerazione, riflessione e profondità critiche a tutto ciò in cui ha la fortuna di essere coinvolto. I suoi design sono sempre accessibili, di solito adorabili, spesso sfacciati e prendono ispirazione da un’esplorazione appassionata e permanente dei temi di Queerness, colore e ornamento come pro- getto politico-estetico, con i suoi oggetti, opere d’arte, spazi e installazioni che sono invariabilmente incarnazioni delle culture fluide e vaganti che lo hanno circondato durante la crescita e che continuano ad affascinarlo e ispirarlo anche oggi.Adam Nathaniel Furman è un artista e designer di origini argentine, giapponesi e israeliane di base a Londra. Si è formato in Architettura e Belle Arti e lavora in questi settori, come designer di prodotti, di interni, scrittore e insegnante. Il suo lavoro è stato esposto a Londra, Parigi, New York, Milano, Roma, Eindhoven, Minneapolis, Portland, Courtrai, Veszprem, Vienna e Glasgow, è ospitato nelle collezioni del Design Museum, del Sir John Soane’s Museum, del Carnegie Museum of Art, l’Abet Museum e l’Architectural Association ed è stato ampiamente pubblicato. Ha tenuto conferenze presso la RIBA, Harvard GSD, UC Berkeley, il Carnegie Museum of Art, l’Univer- sità di Cardiff, l’Università di Innsbruck, la Casa dell’Architettura di Roma, il BSR e la Biennale Interieur, tra gli altri, e ha tenuto corsi in diverse università oltre ad essere stato Studio Master presso la Central St Martins di Londra, ed è condirettore di Saturated Space presso la AA.Maison&Objet a gennaio 2020 anche le collezioni già presentate: PLUMAGE di Cristina Celestino, FLORA di Chiara Andreatti, HAIKU di Studiopepe, PETALI e PERSPECTIVE di Angelo Spagnolo e CLINKER e DIAMANTINO disegnate dallo studio di progettazione interno di BottegaNove.

L’idea di coniugare un sapere antico con una visione moderna nasce molto prima della presentazione ufficiale di BottegaNove nel 2016, ma il percorso per realizzarla è fatto di anni di studio e innumerevoli tentativi per arrivare a comprendere come coniugare e confrontare al meglio il mondo del pensiero insieme ad un sapere artigianale, nel costante tentativo di avvicinare il progettista all’artigiano per dar vita a prodotti unici. Per attuare questo processo culturale, Christian Pegoraro, titolare e fondatore dell’azienda, si affida alle collaborazioni con il mondo del design: l’obiettivo è di superare la standardizzazione delle forme e creare manufatti con una forte personalità realizzando collezioni innovative e di attualità stilistica e cromatica. L’attività dell’azienda si svolge a Nove, un paese un tempo sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che è patria fin dal 1700 della manifattura della ceramica artistica. Con le sue collezioni BottegaNove celebra così l’artigianalità del mosaico in ceramica e porcellana, ripensando in chiave contemporanea le tradizionali lavorazioni della ceramica.