Svegliarsi con la prima luce, prima che l’alba porti via l’ultima stella del mattino. Alzarsi dal letto, richiuderlo e far scorrere le pareti. Stendere il tappetino per il saluto al sole. Prepararsi un caffè e berlo sul tetto. Esplorare il paesaggio e scegliere un’avventura. Uscire e chiudere. Ritornare e riaprire. Prendere un libro e sonnecchiare sull’amaca. Riempire la vasca, eliminare i muri, immergersi nella privacy, rigenerarsi avvolti da tessuti locali. Stappare una bottiglia, di nuovo sul tetto. Guardare svanire la luce del giorno, condividere pensieri, sentimenti, aspirazioni. Aprire la botola, rintanarsi giù nel letto, chiudere le pareti e i divisori. Aprire gli spicchi del tetto e contare le stelle fino a perderne traccia.In tempi di confinamento in casa a causa della pandemia di Covid-19, quanti di noi sognano una casa così?

Casa Ojalá, il multi premiato progetto dell’architetto Beatrice Bonzanigo, è una piccola casa di 27 mq con più di 1.000 soluzioni interne che funzionano all’unisono, senza mai cambiare la struttura originale e la forma.

È stata progettata per consentire agli ospiti l’esclusiva esperienza di essere profondamente immersi nell’ambiente circostante e al tempo stesso di sentirsi al riparo, potendo trasformare la configurazione interna attraverso un sistema meccanico manuale. Il progetto consente al cliente di scegliere legni, tessuti e finiture desiderate, rendendo così ogni esemplare di Casa Ojalá completamente unico e perfettamente integrato con il luogo in cui sarà costruita. Una volta prodotte, le componenti verranno trasportate in loco e assemblate dal team di Casa Ojalá, che fornisce un servizio chiavi in mano.La proposta prevede due camere, una matrimoniale e una singola, un bagno, una terrazza e un soggiorno che possono però trasformarsi continuamente uno nell’altro: la camera da letto diventa living, il soggiorno diventa l’estensione del bagno, l’intera casa stessa diventa una piattaforma all’aria aperta. La flessibilità dello spazio è resa possibile da un sistema meccanico manuale composto da carrucole e manovelle, che controlla pareti scorrevoli in legno e tessuto, e movimenta botole a pavimento e a soffitto. Un blocco centrale suddiviso in sette sezioni incorpora tutte le funzioni essenziali quali armadio, comodini, libreria, lavandino e altro, tutti elementi che possono essere estratti per l’uso o nascosti sotto il pavimento.Una volta montata Casa Ojalá non ha bisogno di alcuna assistenza esterna, né umana, né tecnologica. Ed è autosufficiente, perché racchiude in sé un sistema di raccolta dell’acqua piovana e può essere dotata di pannelli e sistemi fotovoltaici insieme alla gestione di acque pulite, grigie e nere nel caso di una collocazione in luoghi estremi.

È più adatta a climi temperati, ma nel progetto è inclusa una stufa a bioetanolo capace di mitigare il freddo della sera.

E’ personalizzabile nel layout con piccole trasformazioni quotidiane e nella maggior parte delle superfici in metallo, legno e tessuto, che possono all’occorrenza riprendere tradizioni e motivi locali integrandosi perfettamente con la destinazione prevista.Il prototipo Made in Italy è in fase di realizzazione.

Rivoluzionaria, semplice ed elegante, Casa Ojalá rilancia gli standard d’eccellenza del Made in Italy per il design progettuale e la maestria artigianale, oltre alla ricchezza e alla varietà dei materiali impiegati.

Dalla fine dell’estate 2019, un gruppo di ingegneri meccanici e strutturisti di Brescia ha lavorato insieme al team di Casa Ojalá per tradurre il progetto in disegni tecnici, fino alla realizzazione di un modello tridimensionale complesso nel quale testare fattibilità, resistenza e durata della costruzione. Ciascuno dei sistemi meccanici è stato verificato al millimetro per garantirne la regolare funzionalità in uno spazio così limitato. Attualmente un general contractor con sede a Lissone, alle porte di Milano, sta traducendo i disegni in componenti d’acciaio e legno. Casa Ojalá inizia così a prendere forma.Parallelamente, il team di Casa Ojalá ha viaggiato in tutta Italia per selezionare i migliori fornitori di componenti aggiuntive: sanitari, legni, ingranaggi, biancheria da letto, tessuti, lenzuola, stufe, illuminazione, sistemi di depurazione e fotovoltaici, mobili e finiture. Il team sta selezionando personalmente ogni singolo elemento che compone Casa Ojalá con meticolosa attenzione alla qualità, all’innovazione e al design, distinguendosi da altri progetti di questo tipo.

Il prototipo in scala 1:1 sarà installato nella campagna italiana e potrà essere visitato dalla stampa specializzata e da potenziali clienti questo autunno. Il sito è in fase di definizione e verrà annunciato nei prossimi mesi.

Casa Ojalá è nata per viaggiatori alla ricerca di una nuova esperienza, per permettere loro di immergersi nella natura circostante, liberi dalla tecnologia, senza tuttavia rinunciare al piacere di un design raffinato, di qualità artigianale e delle comodità di una casa pensata in ogni dettaglio. Casa Ojalá si adatta alle esigenze di tutti coloro che la cercano. Oltre a clienti privati, Casa Olajá si presta a imprenditori o boutique hotel per un’esperienza di ospitalità davvero innovativa con una singola unità o più unità in un formato “hotel diffuso”.

L’expertise.

Il modello in scala 1:10 è stato presentato in occasione della Milano Design Week nell’Aprile 2019 e, da allora, Casa Ojalá ha vinto il premio Gold A’ Design Award 2019, è stata pubblicata in oltre 100 articoli in 33 paesi e ha generato una lista d’attesa di dozzine di clienti che desiderano acquistarla. Nel frattempo, Beatrice Bonzanigo e il suo socio Ryan Nesbitt hanno fondato Casa Ojalá srl, con sede a Milano, con l’obiettivo di sviluppare il progetto e avviare una produzione su ampia scala. La lista d’attesa conta al momento oltre 30 clienti di una dozzina di Paesi, con prenotazioni per più di 50 case.

Beatrice Bonzanigo, co-fondatore e presidente (1984, Milano)

Laureata nel 2009 presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio studiando con architetti come Peter Zumthor, Valerio Olgiati, i fratelli Aires Mateus e Mario Botta, dopo diverse esperienze all’estero tra cui Sydney e Barcellona, Beatrice Bonzanigo collabora a Milano con la madre Isabella Invernizzi, architetto con più di trent’anni di esperienza e successi. Nel 2014 nasce IB Studio, firma specializzata in ristrutturazioni di cascine, casali, ville e chalet, in Italia e all’estero. Lo studio ha vinto numerosi premi negli ultimi anni, tra cui l’American Architecture Prize per un’azienda vinicola in Toscana. Instancabile viaggiatrice, ballerina e ricercatrice, negli ultimi anni Beatrice ha ampliato gli orizzonti di IB Studio in Argentina, Cile, Uruguay e Stati Uniti alla ricerca di nuove ispirazioni e di nuove libertà progettuali. È stata invitata a discutere di architetture innovative al SuperYacht Design Forum di Londra, al KlimaHouse Milan Camp (2019) e alla fiera HOMI di Milano (2020).

 

Ryan Nesbitt, co-fondatore e consigliere delegato (1983, Maine)

Laurea in ingegneria meccanica (Duke 2005) e con un MBA (INSEAD 2012), Ryan Nesbitt ha iniziato a lavorare nel campo dell’ospitalità all’età di sei anni, trascorrendo le estati della sua infanzia nel campeggio di famiglia. Dopo l’università, la sua carriera lo ha portato a vivere in cinque continenti e a parlare sei lingue, lavorando in campi diversi come l’ingegneria aerospaziale, la sanità pubblica e la consulenza gestionale. Nel 2013 ha co-fondato un’azienda orientata al consumatore per l’utilizzo digitale di energia pulita negli USA, Arcadia Power. Ha diretto la compagnia per cinque anni prima di scegliere di dedicarsi maggiormente alla famiglia. Nel 2019 ha fondato Casa Ojalá srl con Beatrice Bonzanigo. È entusiasta di combinare la sua passione per i viaggi, l’ospitalità e anni di esperienza operativa per portare Casa Ojalá in tutto il mondo.