Il motto dell’azienda valenciana Closca “Inspire Change” non potrebbe essereoggi più appropriato. Un cambiamento nel modello di produzione, nelle priorità e nell’estetica. L’innovativa maschera riutilizzabile Closca ridisegna l’inaspettato simbolo della pandemia. Con la maschera Closca il design si mette al servizio della riflessione nei tempi del coronavirus.

La maschera è diventata l’icona dell’era del Coronavirus, ma già molto prima era un oggetto caratteristico del 21° secolo. E’ il secolo dell’aria irrespirabile delle grandi città, piena di NOX e polveri sottili, molto al di sopra dei livelli stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’aria inquinata assume la forma di maschere. Sono ciò che vedi nei passanti. Le maschere sono trasgressive perché impongono un cambiamento.Guardando la nuova maschera Closca, potrebbe sembrare che la rivendicazione del marchio sia stata creata apposta pensando al Covid-19, ma non è così. Semplicemente entrambi i concetti, la maschera e il motto, rispondono allo spirito stesso di Closca: design pratico e bello al servizio della riflessione. Vuole farti pensare: sì, le maschere sono necessarie oggi, ma chiediamoci perché e cosa deve cambiare in modo che non ne abbiamo più bisogno. Carlos Ferrando è CEO e fondatore ed è molto chiaro su questo: “Vorrei che non ci fosse una maschera di design per poter uscire per le strade“. Crede che un cambiamento culturale arriverà perché “per la prima volta per molte persone, smetteremo di vedere le espressioni facciali di coloro che ci circondano“. E, in un momento in cui ci salutiamo con i gomiti serrati e un tenero abbraccio sembra un crimine, ci chiediamo se non abbia ragione.Il design applicato al cambiamento può avere senso solo se pensiamo ai contesti. Ecco perché la proposta di Closca Mask cerca di “raggiungere un futuro migliore”, più sostenibile, riflessivo, onesto e bello. Meno usa e getta e più persistente, più autentico. Un mondo senza maschere, insomma. Con Closca Mask, Carlos Ferrando vuole aumentare la consapevolezza. Closca Mask copre le nostre bocche, ma parla a voce alta a nome del marchio. Ci fa ricordare che esiste un ambiente urbano che ammala e uccide milioni di persone ogni anno.

 

Design funzionale… e con la pandemia una funzione inaspettata

Closca Mask è stata progettata per aiutare a evitare lo smog, l’inquinamento, i microrganismi e il polline. Ma con l’arrivo inaspettato del COVID-19, Closca ha trovato nell’improvvisa pandemia un’utilità ancora più urgente dell’inquinamento atmosferico e una portata più ampia rispetto a quella delle grandi città e più diversificata.

La maschera è dotata di sei filtri. Ne inserisci uno nel vano interno e sei pronto per uscire. Dal momento che non si sfregano contro nulla, non toccano il tuo viso, né li bagni con il respiro… durano più a lungo. Destinata a durare, è lavabile, pieghevole, comoda e si adatta a diverse misure grazie alla chiusura in velcro. È disponibile in bianco, grigio e nero, ciascuna in cinque varianti.Dal 2013 Closca si concentra sulla facilitazione della micro-mobilità urbana sostenibile (uscire di casa con il casco Closca); fornendo soluzioni per l’aria inquinata (respirare facilmente con la maschera Closca); e ridurre la plastica monouso (bere acqua senza gettare la plastica con la bottiglia Closca e individuare le fontane con l’app Closca Water).

Questo spirito era già stato riconosciuto a livello internazionale con il premio Gold nel Delta ADI-FAD 2016 e il Red Dot Design Awards nel 2015 e 2017. I prodotti Closca sono presenti non solo più sul loro sito web, ma anche in cattedrali del design come il MoMA e i musei Guggenheim di New York, il Centre Pompidou di Parigi o il Victoria and Albert Museum di Londra.

 

Una iniziativa solidale. Il successo di una comunità che condivide le responsabilità

La maschera Closca è in pre-vendita su www.closca.com, senza scopo di lucro, poiché ogni unità venduta si trasforma in una donazione di altre cinque maschere per la popolazione a rischio: gli operatori sanitari e le persone anziane, quelle più vulnerabili.

Closca donerà infatti oltre 10.000 maschere sanitarie, a partire dal personale dell’ospedale Alzira (Valencia, Spagna) e da gruppi ad alto rischio, per poi estendere l’iniziativa di solidarietà anche ad altri paesi, grazie agli acquisti e alle donazioni dei clienti.