Per celebrare il suo 50° anniversario Driade, che dal 2013 fa parte di ItalianCreationGroup, polo di eccellenza e creatività italiane a cui appartengono anche Valcucine, FontanaArte e Toscoquattro, parte per una ‘missione lunare’.

Dopo cinquant’anni di creatività e lifestyle, il brand sfida sé stesso con Driade Moon Mission / 50’ Anniversary, progetto di Gianluigi Ricuperati, da un visionario concept di Piergiorgio Robino, in collaborazione con IPW Institute for Production of Wonder, Barbara De Micheli e Studio Nucleo.Presentati al Fuorisalone 2018, i pezzi lunari di Driade Moon Mission – Toy e Costes di Philippe Starck, Koishi di Naoto Fukasawa e Cuginetto di Enzo Mari – sono poi approdati in occasione di Arch Week in Triennale.

Il mito della progettazione di Enrico Astori “dal cucchiaio alla città” che ha fatto di Driade l’archetipo di una collezione divenuta lifestyle esce dal catalogo e arriva sulla Luna. La proiezione in un universo apparentemente lontano, ma in realtà già in fase di attualissima analisi da parte delle agenzie spaziali internazionali e dei tycoon visionari, è per Driade un esercizio che rinsalda un’anima pronta all’avanguardia gioiosa.Driade Moon Mission, la prima collezione outdoor per il suolo lunare concepita – ispirandosi agli studi dell’Agenzia Spaziale Europea – per essere interamente prodotta e realizzata in stampa 3D sulla luna, utilizzando la regolite, straordinario materiale presente sulla sua superficie.E ora il progetto Driade Moon Mission si arricchisce di un nuovo elemento, il cortometraggio Moonage Daydream, ambientato in uno scenario immaginario: la prima missione extraterrestre della storia del design italiano.

Le quattro icone di design firmate da Philippe Starck, Naoto Fukusawa e dal Maestro Enzo Mari fanno parte del set, un ambiente lunare all’interno del quale si muovono le protagoniste del film: la modella keniana Giannina Oteto ed Elena Radonicich, l’attrice rivelazione di ‘Fabrizio De Andrè. Principe libero’.

Da un soggetto di Gianluigi Ricuperati, diretto da Adriano Valerio, il cortometraggio racconta un sogno: siamo nel 2068, in una terrazza sulla luna, due ragazze nelle loro tute spaziali – costumi di scena disegnati da Veronica Toppino – danzano e si muovono alla ricerca della “posizione confortevole”, concetto caro a Bruno Munari, tra gli arredi iconici Driade reinterpretati dallo Studio Nucleo, diretto da Piergiorgio Robino, e realizzati utilizzando la regolite in stampa 3D per il suolo lunare.

Guarda Moonage Daydream: