Con una ricca storia di artigianato e industria manifatturiera, Napoli è un vivace palcoscenico di forte richiamo internazionale e vanta una scena artistica fuori dal comune. Solo qui poteva nascere una fiera di design che esplora quelle eccellenze creative che fondono idee e modalità contemporanee con i saperi antichi del fare. La prima edizione di EDIT Napoli – da oggi al 9 giugno 2019, all’interno del Complesso di San Domenico Maggiore, punta i riflettori sul design editoriale o design d’autore, etichetta che definisce una determinata categoria di produzione attorno alla quale ruotano designer, aziende e artigiani che coniugano una sofisticata ricerca espressiva a processi di produzione di alta qualità. Questo ramo del design contemporaneo, oggi in forte crescita, vede i designer non solo come figure legate all’industria, ma anche come attori indipendenti responsabili del progetto del quale curano tutto l’iter creativo: dal concept alla produzione, dal branding alla distribuzione.

Stimolando collaborazioni inedite tra produttori e designer, la fiera funge da anello di congiunzione tra designer-produttori e potenziali partner: buyer, rivenditori, interior designer e architetti.

Sessanta espositori selezionati da Domitilla Dardi ed Emilia Petruccelli, ideatrici del progetto, tra nomi noti a talenti emergenti, presentano una serie di creazioni concepite esclusivamente per EDIT Napoli: la product e interior designer francese Constance Guisset; Nika Zupanc dall’eccentrica eleganza; Andrea Anastasio con la sua ricerca poliedrica e l’artista italiano del vetro Simone Crestani (Eterea console table, photo © Alberto Parise):A rappresentare il design olandese, il maker Dirk vander Kooij:e la spontaneità e la genuinità del design di Max Lipsey:Fra gli artigiani e le aziende che contribuiranno al percorso espositivo

GHIDINI1961, un riferimento per la produzione in ottone:De Castelli, grande esperto nella lavorazione dei metalli, con Marea disegnato da Zanellato/Bortotto (photo © Alberto Parise):Bitossi Ceramiche che vanta una tradizione secolare nell’arte della ceramica (photo © Delfino Sisto Legnani):Collaborazioni inedite tra designer e produttori come Gum Design con Alfaterna Marmi, Daniele Della Porta con B Beds 1967, BCXSY con Laboratorio Morseletto, e Elisa Ossino con Nesite.

Grazie a un programma di Residenze, che consolida il legame con il territorio e il suo ricco patrimonio culturale, nascono le collezioni realizzate da Khaled El Mays, Reinaldo Sanguino e Faberhama insieme alle maestranze locali campane, che verranno presentate e commercializzate a livello internazionale sotto l’etichetta Made in EDIT.

L’artista napoletana Resli Tale, grazie alla collaborazione con PPPattern ha creato invece un tavolo da ping pong – PPPingPong – per il cortile del Complesso.

Il miglior inedito – la collezione che meglio incarna i valori promossi da EDIT Napoli: design intelligente con un’attenzione particolare al processo, un profondo rispetto per il patrimonio culturale e un prezzo equilibrato – verrà premiato da una commissione di esperti.

Pamono presenta “Indie Rock: The New New Wave”, una mostra ispirata a Memphis che celebra lo spirito indipendente di una selezione di designer-maker: Antonio Aricò, Yasmine Bawa, Bloc Studios, Serena Confalonieri, Eligo, JCP, Portego, Purho, Secolo, Elisa Strozyk, Wall&Decò.

Gli EDIT Talks e EDIT Table by Food Confidential completano il programma culturale dell’evento e nel cortile uno special corner disegnato dall’architetto Giuliano Andrea dell’Uva è dedicato alla tradizione culinaria con la Pasticceria Scaturchio 1906.Sarah Anne Rootert, Collection One tables, photo © Lotte van Uittert