Qual è l’ambiente giusto per “creare creatività”? È la domanda che si è posto Luca Nichetto, che per Kinnarps ha realizzato un’installazione dinamica negli spazi di La Pelota, a Brera, durante il Fuorisalone quest’anno. Partendo da un’osservazione dell’attuale situazione, investita dall’incerto clima economico e che per questo richiede continuamente nuove idee, Ninchetto ha riflettuto sull’ambiente ufficio e su come questo possa ispirare un cambiamento e stimolare la creatività, aiutando chi lavora a correre dei rischi ma anche a divertirsi e a sentirsi coinvolto. Realizza così Scandinavian Workspace, dove lui e i suoi colleghi di Kinnarps visualizzano cinque fattori chiave: Build and change, per dare la possibilità agli impiegati di cambiare ciò che li circonda per agevolare il libero pensiero; Disorient Us, soluzioni architettoniche inaspettate che incoraggiano la creatività; Out on a limb, spazi disegnati per concepire il fallimento, in modo da sentirsi più tranquilli nel correre rischi; Play hard, aree dove si possa giocare e neutralizzare le gerarchie sociali; Ecosystem of ideas, sale riunioni per meeting informali, con spazi dove gli impiegati possano sedersi e incontrarsi spontaneamente e discutere delle loro idee. Una concezione nuova dello spazio lavorativo che si pone quasi come un modello di business, sperimentando come dalla libertà e dall’informalità possano nascere le innovazioni più solide.