Bart Hess è il textile designer che ha invaso il mondo digitale con i suoi umani ibridi e mutanti di latex. È lui l’autore dei costumi di Lady Gaga per il video Born This Way, e anche quello di pellicce futuristiche fatte di migliaia di aghi. Opere dall’aspetto disumano, avanguardistico e straniante, dovuto all’utilizzo di materiali non pensati per l’abbigliamento. Nonstante quello che possa sembrare però, le sue creazioni derivano da tecniche manuali che poco hanno a che vedere con la moderna tecnologia. Bart Hess ci tiene a mostrarlo, con Work With Me People (part III), l’esibizione che, dopo essere stata alla Dutch Design Week nel 2012 e alla Fashion Biennale di Arnhem nel 2013, è arrivata anche a Milano per il Salone del Mobile 2014. Riferendosi alla discrepanza tra l’industria creativa post-fordiana e l’enorme quantità di lavoro richiesto per sostenerla, il format della mostra offre una visione dall’interno del processo creativo del designer, invitando i visitatori a partecipare attivamente. Un percorso in cui Hess, esplorando campi diversi con la combinazione di studi materici, animazioni e fotografie, fornisce la sua personale interpretazione nella creazione di cappotti neri, ognuno accessoriato con guanti gialli di latex e microfoni collegati agli altoparlanti della magnifica ala di Palazzo Clerici, in cui la mostra ha avuto luogo.