Il design, come attività e cultura del progetto, è un’attitudine mentale e uno schema interpretativo e operativo in grado di leggere la realtà, intervenendo su di essa per migliorarla. I principali trend del design e della creatività e il loro impatto sulle abitudini delle persone e sulle imprese sono stati presentati nella seconda edizione di NEXT DESIGN PERSPECTIVES, la conferenza ideata da Altagamma, in partnership con ICE Agency e Fiera Milano, che si è svolta oggi 29 ottobre all’interno del Gucci Hub a Milano.

I protagonisti di NEXT DESIGN PERSPECTIVES 2019 – curato da Deyan Sudjic, Direttore del Design Museum di Londra – hanno condiviso idee, opinioni ed esperienze, fornendo nuove prospettive e uno sguardo sul futuro che ha abbracciato moda, mobilità, food, design e ospitalità.

Inclusività, sostenibilità, generazioni a confronto in un mondo tecnologico, ma che rivaluta la casa e la cura del sé… I sei trend presentati sono stati elaborati per Altagamma da WGSN, società internazionale che da oltre 20 anni si occupa di analisi e ricerche, che ha presentato le principali tendenze per le industrie culturali e creative, analizzando le strategie aziendali attuali:1. THE AGE OF SYSTEMS

In un mondo a complessità crescente, per affrontare le sfide economiche, politiche e sociali ci sarà richiesta un’efficace combinazione di design thinking e di pensiero sistemico. Unire queste due aree vedrà i problemi riconfigurarsi come opportunità, con il design e la creatività come soluzioni a lungo termine per le persone, l’ambiente e il business.

Progettare sistemi migliori diventerà persino più importante che progettare i prodotti stessi. Ci sposteremo da un design focalizzato sul prodotto verso un design sistemico – per esempio sostituendo le tradizionali supply chain di tipo lineare con modelli circolari. È tempo per i brand di ripensare i sistemi interni al fine di massimizzare le opportunità a lungo termine.

In controtendenza rispetto agli obiettivi a breve termine, oggi prioritari, il pensiero a lungo termine ha iniziato ad emergere in diversi ambiti artistici e culturali, e questo è destinato ad influenzare anche il mercato. Le imprese stanno già sperimentando modelli per rendere più commerciale questo tipo di pensiero, enfatizzando l’innovazione e assicurandosi che siano efficacemente comunicati le risorse, le competenze e il tempo necessari per creare i prodotti.

 

2. THE END OF MORE

In futuro, le persone privilegeranno l’accesso rispetto al possesso. Piuttosto che possedere più cose, vorranno soddisfare i propri desideri. Questa trasformazione prenderà la forma di un’economia immateriale, basata su emozioni, esperienze e conoscenza. Nei consumi la qualità avrà la meglio sulla quantità, e si cercheranno diversi modi per ottenerla, ad esempio mediante la rental economy e con soluzioni ingegnose.

Per i nuovi prodotti, i giovani designer e le aziende più lungimiranti utilizzeranno il bio-design e il flusso dei rifiuti in modi innovativi ed efficaci. Le imprese, adattandosi per soddisfare le aspettative di consumatori più consapevoli, scopriranno che queste strategie ridurranno al tempo stesso i costi- si stima nella misura di 60 miliardi nel 2030 nella sola Europa.

 

3. THE HOME HUB

Il nostro rapporto con l’idea di casa sta cambiando, e così quello che facciamo negli spazi privati e pubblici. La casa sta diventando un luogo di innovazione, sia in termini di comfort che di socialità, con le persone che concentrano sempre più attività all’interno dei propri spazi. La casa è vista come spazio per migliorarsi e prendersi cura di sé e continuerà ad essere un mercato in crescita fino al 2021, in linea con il bisogno di pace e comfort.

Sovraccarichi e desiderosi di calma, i consumatori del 2021 porteranno dall’esterno nei loro spazi personali non solo il cibo (food delivery), ma anche altre attività, come le lezioni di fitness virtuali. I Millennial stanno guidando questa trasformazione (secondo uno studio USA, questi trascorrono a casa il 70% del tempo in più rispetto al resto della popolazione), ma questo non va inteso solo come un ritiro nella sfera privata: è anche un modo funzionale per ottimizzare la casa e guadagnare tempo utile per esperienze significative al di fuori di essa. 

Stare a casa sta diventando più semplice e più ambito e, ancor più importante, sentirsi “a casa” con un brand, in negozio e online, sarà fondamentale.

 

4. THE AGE GAP

La differenza di reddito fra giovani e meno giovani lascia il posto ad una macro tendenza più ampia. In molte parti del mondo, la popolazione vive più a lungo, a fronte di un calo della natalità. Questa situazione sta iniziando a causare uno scontro intergenerazionale, con i giovani che affrontano un aumento fiscale dovuto al costo a lungo termine per la cura degli anziani. I governi cercheranno di mantenere la salute dei cittadini il più a lungo possibile per evitare un eccessivo carico fiscale. L’opportunità per le aziende e i brand è quella di eccellere nel facilitare l’aumento della longevità.

In altre parti del mondo, in particolare nelle economie emergenti di Asia e Africa, la popolazione è più giovane e i brand devono sapere come cogliere le opportunità offerte da queste generazioni.

In quest’era di polarizzazione demografica, i brand avranno bisogno di parlare ad entrambi i gruppi: la tecnologia, i social media e gli spazi retail forniranno le opportune soluzioni.

 

5. INCLUSIVE NETWORKS

Il design sarà in crescita in tutti i settori nel 2021, dal momento che governi, istituzioni e brand adotteranno strategie universali al riguardo. La domanda per il design inclusivo crescerà, e la diversità sarà riconosciuta e celebrata su ampio spettro.

  • Pensiero pluriversale e design: questa tendenza porta ad una decolonizzazione del design e all’apporto di diversi punti di vista nel pensiero e nella progettazione, con il coinvolgimento di professionisti provenienti da altri settori. Soluzioni di co-creazione per includere nel design process gruppi finora sotto rappresentati.
  • Respectful Design: il design rispettoso sposta l’essere umano dal centro dell’universo per avere una visione più olistica che si concentra sulla connessione fra forme viventi, come piante e animali.
  • Lusso locale: 
i brand internazionali e gli acquisti online che attraversano i confini nazionali hanno dominato negli ultimi anni il commercio al dettaglio, ma i giovani nei prossimi anni cercheranno sempre più marchi che celebrano l’heritage locale, grazie anche al miglioramento qualitativo dei prodotti domestici e all’emergere di un nuovo nazionalismo.

 

6. DIGITAL CRAFTSMANSHIP

Poiché i consumatori di oggi si rivolgono sia al mondo reale che a quello digitale, i marchi e i rivenditori di moda lungimiranti adottano tecnologie XR (Cross Reality) per prepararsi al cambiamento. Andando avanti, i negozi senza prodotti condurranno il visitatore in un viaggio sempre più coinvolgente negli acquisti, mentre l’abbigliamento e gli arredi puramente digitali saranno utilizzati per social media, lavoro e giochi, favorendo una creatività senza limiti alla prossima generazione di designer. La Generazione Z e i Millennials accoglieranno anche l’idea del design digitale come nuova opportunità per soddisfare il desiderio di novità, affrontare le problematiche ambientali delle industrie e creare un sistema di design più sostenibile.

Le imprese dovranno ripensare come ottimizzare l’esperienza digitale per i loro brand, i loro prodotti e la loro customer experience.

>>> Per rivedere la conferenza: https://www.nextdesignperspectives.com/watch

Andrea Illy, Presidente di Altagamma, ha dichiarato: “La seconda edizione di NEXT DESIGN PERSPECTIVES si conferma un momento di riflessione su come interpretare il cambiamento nella strategia progettuale. Ringraziamo il Curatore Deyan Sudjic, Direttore del Museo del Design di Londra, per il coinvolgimento di importanti speaker internazionali – accademici, scienziati, innovatori e designer – che hanno offerto ai partecipanti prospettive inedite per immaginare nuovi percorsi evolutivi e rigenerativi”.

I relatori che hanno partecipato a NEXT DESIGN PERSPECTIVES 2019: Klaus Busse, Head of EMEA FCA Design; Adrian Cheng, Fondatore di K11; Roberto Cingolani, ex Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia e Chief Technology and Innovation Officer di Leonardo; Claudia D’Arpizio, Partner di Bain & Company; Sara Ferrero, CEO di Valextra; Caroline Issa, CEO e Fashion Director di Tank; Philipp Rode, Executive Director, LSE (London School of Economics and Political Science) Cities; i designer David Chipperfield, Ilse Crawford, Tom DixonPiero Lissoni e Patricia Urquiola; Marcus Engman, ex Head of Design di IKEA e Direttore Creativo di Skewed; lo chef Davide Oldani, Nadja Swarovski, Executive Board Member di Swarovski; Vittorio Radice, Vice Presidente di Rinascente; Carlo Ratti, Direttore del Senseable City Lab al MIT di Boston; Hong Zhou, Presidente degli Istituti di Ricerca Huawei in Europa e in Russia e Lisa White, Director of Lifestyle & Interiors and Future Innovations di WGSN.

Moderatori: Johanna Agerman Ross, Fondatore di DISEGNO e Curatore del design contemporaneo e del ventesimo secolo al Victoria & Albert Museum di Londra e Tony Chambers, Direttore Creativo, Design Consultant, Editor (ex Direttore di Wallpaper*) e Fondatore dello studio TC & Friends.