Il mondo della moda reagisce al momento critico, generato dalla pandemia di Covid-19, con tipica contrizione cattolica del perdono al disastro arrecato da una globalizzazione sconsiderata, promettendo “non lo faccio più, tutto cambierà, rallentiamo, pensiamo, atteniamoci ai valori necessari…”.

The True Cost è un film del 2015! Mi sembra che i pentimenti eccessivamente tardivi siano veri quanto le lacrime di coccodrillo. E soprattutto non mostrino alcuna visione se non una serie di proponimenti veloci e poco realizzabili.

Siamo legati alla tecnologia, se questa progredirà, e con questo intendo verso l’umano, anche noi ci salveremo. Dire che nulla sarà più come prima è di una banalità sconcertante, ovvio non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume.

La ricerca detta la strada

Come avverrà il cambiamento ancora non lo possiamo dire. Negli anni ’60 con l’eccitazione per lo spazio cosmico dopo l’allunaggio, attendevamo i marziani atterrare in giardino. Non sono mai arrivati. Ma hanno generato un immaginario moda di alto profilo che ha dato il via a stilemi ancora attuali. Non erano i marziani, ma la ricerca a dettare la strada.

Un’economia che crolla dopo soli due mesi di stop forzato si basa su rapporti fittizi, non sul reale ma su una finanza virtuale.

Viviamo di pregiudizi e di sola immagine. Una denuncia che ci arriva da tempi lontani, dal 1967 dalla Società dello Spettacolo di Guy Debord e poi ancora dal 1978 con gli scritti di Susan Sontag su immagine e capitalismo. Ci siamo cascati in pieno.

Il senso della conoscenza: io ho un sogno

Farewell Eden by Christian-Pontus Andersson – Larsen Warner gallery – Stockholm, Sweden

Ora dovremo basare le dinamiche sulla conoscenza, sulla coscienza e meno sull’immagine. Il capitalismo per come lo vivevamo è morto. La sua sostituzione è tutta da studiare ancora. Sarà un percorso lento e doloroso ma necessario, non basta riconvertire, rimaneggiare, risistemare, ma rifondare.

Ci serve progresso, ricerca, cultura poesia e sogno. Quando tutto sembra realizzabile, il sogno scompare e con lui la capacità di avere una visione, di potere immaginare. Già perché sapere è immaginare.

 

Alessandro Turci speaking

 

Studi in Giurisprudenza all’Università di Torino e interessi tra Moda e Arte Contemporanea. Fashion Designer e Art Director per marchi internazionali, fonda a Milano nel 2012 Risekult, Associazione Culturale per l’Arte Contemporanea e pubblica l’Art Book Risekult libro d’eccellenza per collezionisti. Curatore di mostre d’arte, collabora con gallerie e musei. Contributing Editor per Flair Magazine, Thesignspeaking e per L’Officiel Homme con rubriche su Arte e Moda. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera, allo IED Milano e Torino, all’Università Bicocca in Milano.