Fino a domenica 24 novembre 2019, ai Giardini e all’Arsenale di Venezia, si svolge 58th International Art Exhibition, dal titolo May You Live In Interesting Times, a cura di Ralph Rugoff – curatore americano e direttore della Londinese Hayward Gallery – organizzata da La Biennale di Venezia, che include 79 artisti provenienti da tutto il mondo. Artisti che mettono in discussione le categorie di pensiero esistenti e aprono ad una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni. La loro arte nasce dalla propensione ad osservare la realtà da più punti di vista, ovvero dal tenere in considerazione nozioni apparentemente contraddittorie e incompatibili. Sono artisti che sanno destreggiarsi fra modi diversi di interpretare il mondo che ci circonda. Artisti che da questi presupposti sanno dare significati alternativi a ciò che prendiamo come dati di fatto, proponendo modi diversi di metterli in relazione tra loro e di contestualizzarli. Il loro lavoro, animato da curiosità sconfinata e intelligenza di spirito, ci spinge a guardare con sospetto a tutte le categorie, i concetti e le soggettività che sono dati per indiscutibili. Ci invita a considerare alternative e punti di vista sconosciuti, e a capire che “l’ordine” è ormai diventato presenza simultanea di diversi ordini.

«May You Live in Interesting Times – ha dichiarato Ralph Rugoff – include senza dubbio opere d’arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale, fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell'”ordine postbellico”. Riconosciamo però fin da subito che l’arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica. Per esempio, l’arte non può fermare l’avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il tragico destino dei profughi in tutto il pianeta, il cui numero ora corrisponde a quasi l’un percento dell’intera popolazione mondiale. In modo indiretto, tuttavia, forse l’arte può offrire una guida che ci aiuti a vivere e pensare in questi ‘tempi interessanti’. La Biennale Arte 2019 non ha un tema di per sé, ma mette in evidenza un approccio generale al fare arte e una visione della funzione sociale dell’arte che includa sia il piacere che il pensiero critico».

Novanta le Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Quattro i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan, mentre la Repubblica Dominicana partecipa per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione. Ventuno gli Eventi Collaterali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro. Organizzati in numerose sedi della città di Venezia arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la Mostra. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, sarà a cura di Milovan Farronato.«Il titolo di questa mostra può essere letto come una sorta di maledizione – ha dichiarato Paolo Baratta Presidente della Biennale – nella quale l’espressione “interesting times” evoca l’idea di tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, un invito pertanto che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura. E io credo che una mostra d’arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all’arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione».Più della metà dei visitatori hanno meno di 26 anni e per il decimo anno consecutivo La Biennale dedica il progetto Biennale Sessions alle Università, alle Accademie e a tutte le istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo delle arti, dell’architettura e nei campi affini. L’obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratuitamente e assistenza all’organizzazione del viaggio e soggiorno. Inoltre, La Biennale di Venezia, nel corso dell’ultimo decennio, ha dato crescente importanza all’attività formativa, sviluppando un forte impegno nelle attività cosiddette “Educational” verso il pubblico delle Mostre, le università, i giovani e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.

I VINCITORI

La giuria internazionale composta da Stephanie Rosenthal, Defne Ayas, Cristiana Collu, Sunjung Kim e Hamza Walker ha consegnato il Leone d’oro alla carriera a Jimmie Durham e premiato con le seguenti motivazioni:

Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale alla Lituania per lo spirito sperimentale del Padiglione e il suo inaspettato trattamento della rappresentanza nazionale. La giuria è rimasta colpita dall’uso inventivo del luogo per presentare un’opera brechtiana e l’impegno del padiglione con la città di Venezia e i suoi abitanti. Sun & Sea (Marina) è una critica del tempo libero e dei nostri tempi cantata da un cast di artisti e volontari che ritraggono la gente comune.Menzione speciale come partecipazione nazionale al Belgio: disperato nel suo umorismo, il padiglione belga offre una visione alternativa degli aspetti non riconosciuti delle relazioni sociali in tutta Europa. L’inquietante messa in scena di una serie di personaggi fittizi sotto forma di burattini meccanizzati basati su stereotipi folcloristici consente al Padiglione di agire su diversi registri, creando al contempo due o più realtà parallele.

Leone d’oro per il miglior partecipante all’esibizione internazionale Puoi vivere in tempi interessanti con Arthur Jafa per il suo film del 2019 The White Album (sede: Central Pavilion, Giardini), che, in egual misura, è un saggio, una poesia e una ritrattistica. Jafa usa filmati appropriati e originali per riflettere sul problema della razza. Proprio come il film critica un momento carico di violenza, nel ritrarre teneramente gli amici e la famiglia dell’artista, parla anche della nostra capacità di amare.

Leone d’argento per un giovane promettente partecipante all’esibizione internazionale Puoi vivere in tempi interessanti ad Haris Epaminonda per le costellazioni attentamente costruite di immagini, oggetti, testi, forme e colori che sono costruite da memorie frammentate, storie e connessioni immaginate; per mostrarci che il personale e lo storico possono essere compressi in una rete potente ma libera di molteplici significati.

Quest’anno sono state assegnate due menzioni speciali a Teresa Margolles e Otobong Nkanga. A Margolles per le sue opere acute e commoventi che trattano il dramma delle donne gravemente colpite dal commercio di narcotici nel suo Messico nativo, e per creare potenti testimonianze spostando le strutture esistenti dal mondo reale nelle sale espositive. A Nkanga per la sua continua e ispirata esplorazione attraverso i media nella politica della terra, del corpo e del tempo.