Giocattoli, mobili e pareti dai noccioli delle olive. Giocattoli che possono diventare ciotole, sedie che coltivano piante, stand che cambiano forma ad ogni nuova edizione di una fiera.

Biologiche, biodegradabili, riutilizzabili e di grande tendenza, queste sono solo i primi tre ambiti di applicazione per Re Olivar, la nuova bioplastica a base di noccioli di oliva. La miscela base di collagene, glicerina vegetale e noccioli di oliva macinati può essere trasformata dando vita a un’ampia varietà di aspetti estetici e trame, a seconda delle proporzioni e della qualità dei noccioli (granulato, polvere o farina): dal simil-legno al trasparente, notevolmente malleabile.Tutti possono essere fusi e riutilizzati per lo stesso scopo o per creare qualcosa di diverso praticamente senza spreco di materiale. “I clienti, grazie al nostro materiale, possono scegliere tra buttare i prodotti, che sono biodegradabil, o utilizzare la loro creatività per fabbricarne di nuovi“, spiega Silvana Catazine che ha sviluppato Re Olivar con Joseán Vilar. Nel loro studio creativo Naif Factory a Barcelona hanno già creato tre linee di prodotti Re Olivar con un alto potenziale di personalizzazione.La bioplastica è disponibile in diversi colori grazie a un processo di tintura basato esclusivamente su sostanze naturali: curcuma, avocado, indaco, cocciniglia…

Giocattoli con un futuro

Tra gli articoli con la durata più breve sul mercato, il 90% dei giocattoli è realizzato in plastica. Poiché la maggior parte di loro dura molto più a lungo dell’interesse che i bambini hanno per loro, sono diventati una fonte importante di inquinamento. Alla ricerca di un’alternativa più sostenibile, molti genitori scelgono materiali come il legno.

La versione granulare di Re Olivar offre un aspetto, una consistenza e una funzione simili, pur essendo molto più leggera. E, quando è stanco di giocare con il giocattolo, il bambino può trovare un’altra fonte di divertimento scoprendo come trasformarlo in un nuovo oggetto.

Il primo modello è un puzzle 3D con inserti colorati per il quale Naif Factory sta preparando una campagna di crowdfunding per il mese prossimo.

Mobili viventi

Mentre cercavano di capire se Re Olivar fosse idoneo anche per piccoli mobili e complementi d’arredo, Catazine e Vilar hanno progettato una sedia per bambini. E hanno deciso di aumentare la sua sostenibilità con un’opzione per il futuro: incorporare dei semi nel materiale. Così quando il bambino cresce la sedia può essere seppellita in giardino e lui può aspettare di veder spuntare una pianta dal suo vecchio giocattolo.Per supportare il progetto, Naif Factory sta attualmente cercando fondazioni o imprese con programmi di inclusione sociale come partner della produzione.

Architettura non poi così effimera

Ogni anno 4,4 milioni di aziende espongono i propri prodotti in occasione di fiere e manifestazioni. La ricerca di stand che soddisfino criteri sostenibili è diventata una sfida crescente, con pannelli in legno e plastica ancora alla testa dei materiali da costruzione.

I pannelli Re Olivar offrono una grande versatilità di forme, trame e colori e possono essere riutilizzati più volte. Inoltre, sono leggeri e quindi più facili da trasportare rispetto al legno.

Lavori di lungo corso

Concentrati sul design per l’economia circolare, i fondatori di Naif Factory, nel tentativo di promuovere prodotti locali, hanno pensato alle olive come materia prima. La Spagna infatti guida la produzione mondiale con una quota del 21%. I noccioli, che costituiscono il 15% di un peso di olive, sono stati tradizionalmente considerati come rifiuti e solo di recente hanno trovato impiego principalmente come biocarburanti e nel settore cosmetico.

Le bioplastiche Re Olivar aprono dunque un ampio ventaglio di applicazioni, che può essere replicato con diversi sottoprodotti locali in altre parti del mondo. Ecco perché i designer stanno già lavorando con il riso nella regione di Valencia o le bucce di manioca in Brasile. E intanto provano anche nuovi leganti organici per aggiungere qualità diverse alle miscele di base.

Re Olivar è un progetto con diversi campi di investigazione in corso.

Il viaggio circolare e senza sprechi è appena iniziato.