La Wilhelm Lamp, pezzo unico stampato in 3D in policarbonato riciclato, disegnata dall’architetto Tiziano Vudafieri è un’inedita rilettura di un vaso del designer tedesco Wilhelm Wagenfeld, insegnante del Bauhaus e maestro indiscusso del design modernista, di cui Vudafieri è collezionista.

E’ stata presentata al Museo della Scienza e della Tecnologia durante il fuorisalone 2019 nell’ambito della mostra di Rossana Orlandi “Guiltlessplastic – Master’s Pieces”, mostra di ventisette pezzi inediti in plastica riciclata e riciclabile realizzati da artisti, designer e architetti di fama internazionale.La Wilhelm Lamp nasce dalla passione di Tiziano Vudafieri per il designer tedesco: “Wilhelm Wagenfeld è stato l’unico maestro del Bauhaus ad applicare alla vita reale l’utopia di questo movimento, invadendo il mercato nel secondo dopoguerra con bellissimi oggetti di uso comune dal design innovativo e dal prezzo accessibile. Negli anni ’20 e ’30, è stato un grande innovatore delle tecniche industriali, soprattutto del vetro, essendo tra i primi a utilizzare la tecnica Soffio – Soffio appena inventata e il primo in assoluto a usare il vetro borosilicato per uso domestico. I suoi pezzi fanno parte, ad esempio, della collezione permanente del Moma, ma Wagenfeld resta inspiegabilmente un maestro conosciuto soprattutto nel mondo tedesco. Tra le sue opere prediligo i vetri, i vasi in particolare, dalle forme classiche e rigorose, eleganti e moderne. Da qui l’idea di riciclare non solo i materiali per l’oggetto, ma anche il design stesso, in pieno tema Guiltless Plastic” spiega Tiziano Vudafieri.

L’architetto è così partito da un vaso in vetro di Wagenfeld del 1935 per trasformarlo in un’imponente lampada a sospensione ad altezza umana. Durante l’esposizione il lampadario illuminava proprio il vaso originale – parte della collezione personale di Tiziano Vudafieri – a sottolineare la relazione tra ispirazione ed opera.

Materiale e tecnica di produzione

Per realizzare la Wilhelm Lamp è stato scelto il policarbonato riciclato, un materiale plastico riciclabile trasparente, dall’alta resistenza termica e meccanica, che l’ha reso ideale per la realizzazione di un oggetto imponente, ma allo stesso tempo dotato della giusta fluidità allo stato fuso che ha consentito lo stampaggio tramite tecnologia 3D. Il policarbonato riciclato risponde all’importante necessità di garantire una secondo utilizzo a prodotti di largo consumo arrivati a fine ciclo di vita: disponibile in grossi quantitativi, il policarbonato viene macinato, fuso e riprocessato, secondo un tipo di riciclo definito “meccanico”.Per la realizzazione del pezzo, Vudafieri si è avvalso di partner e consulenti di grande valore, a partire da BAOLAB– studio specializzato sui trend colori-materiali-finiture – per l’identificazione della materia e delle tecniche più adatte, a LATI – produttore di compound termoplastici per applicazioni tecniche – che ha messo a disposizione il suo know how sui materiali e il materiale stesso, fino a GIMAC.

Dotata di una delle più grandi stampanti 3D disponibili, Gimac ha sviluppato una tecnica di stampa che parte direttamente dai granuli di plastica, saltando il passaggio della trasformazione in fili e consumando di conseguenza meno energia.

 

Tiziano Vudafieri

Tiziano Vudafieri è nato a Castelfranco Veneto nel 1958. Si è laureato alla Facoltà di Architettura di Venezia nel 1985. Dal 1986 al 1994 lavora a Milano come capo-progetto, consulente e partner di importanti Studi Internazionali come Sotssas Associati e Studio Cibic & Partners, collaborando a molti progetti di architettura e design in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1994 fonda Studio Vudafieri e nel 2000 con Claudio Saverino lo studio Vudafieri – Saverino Partners. Fedele alla tradizione milanese dell’atelier creativo, il lavoro dello studio spazia tra l’architettura, il design d’interni, il retail e il food design affrontando sia i grandi temi della città, del paesaggio e della società, sia l’architettura dei luoghi residenziali, commerciali e industriali. Vudafieri-Saverino Partners ha sede a Milano e Shanghai ed opera in quasi tutti i paesi d’Europa, Stati Uniti, Cina, Giappone, Corea, Sud-est Asiatico, Medio Oriente e Russia.