{"id":13883,"date":"2020-06-04T15:57:15","date_gmt":"2020-06-04T13:57:15","guid":{"rendered":"http:\/\/www.thesignspeaking.com\/?p=13883"},"modified":"2021-03-10T10:00:39","modified_gmt":"2021-03-10T09:00:39","slug":"ancestral-consciousness-and-nature-in-sixe-paredes-art","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.thesignspeaking.com\/it\/ancestral-consciousness-and-nature-in-sixe-paredes-art\/","title":{"rendered":"Consapevolezza ancestrale e natura nell’arte di Sixe Paredes"},"content":{"rendered":"

Ci\u0301rculo Sagrado. Sixe Paredes <\/strong><\/h1>\n

2 giugno – 10 settembre 2020 – Galleria RocioSantaCruz<\/p>\n

\u00a0<\/strong><\/p>\n

In art, nature continues to seek expression.<\/em>\u00a0Angela Molina<\/p>\n

\"\"La mostra C\u00edrculo Sagrado<\/em> – inaugurata il 2 giugno alla galleria RocioSantaCruz<\/a><\/strong> di Barcellona- riflette, allo stesso tempo, la trasformazione che ha avuto luogo nel linguaggio artistico dell’artista catalano Sixe Paredes<\/strong><\/a> e i diversi supporti che le sue opere adottano. Nonostante la carriera internazionale, Sixe Paredes non esponeva a Barcellona dal 2011. \u00c8 stata una fortuna e una grande gioia aver incontrato lui e le sue opere in galleria.<\/p>\n

La critica delle strutture degli Stati nazionali monoculturali e del capitalismo neoliberale, in gran parte guidata dai movimenti indigeni e da altre forze popolari, \u00e8 una manifestazione di malcontento sociale e una sfida non solo agli effetti sociali, economici e ambientali del modello neoliberale, ma anche al sistema politico nel suo complesso. \u00c8 chiaro che questo non funziona e un cambiamento di paradigma \u00e8 urgente. Ora o mai pi\u00f9<\/em>.” ha dichiarato l\u2019 antropologa sociale e culturale Laura Garci\u0301a-Borreguero Gomez, autrice dei testi del catalogo, che ha seguito e scritto del suo lavoro in numerose occasioni.\"\"Acutamente consapevole di questo gravissimo problema, che riguarda e colpisce tutti, e mosso da un obbligo etico come artista ad unirsi a un appello per la vita sulla Terra, Sixe Paredes ha creato le opere d’arte per la mostra che sar\u00e0 aperta fino al 10 settembre.<\/p>\n

Il suo lavoro \u00e8 sempre stato intimamente legato alla natura e alle culture ancestrali e indigene che sostengono modi di vita rispettosi con gli esseri viventi, custodendo un equilibrio armonioso, mantenendo il cerchio sacro che \u00e8 la Madre Terra, generatrice di tutte le forme di vita che esistono sul nostro pianeta.\"\"Per tracciare paralleli con la grandezza che questo problema dovrebbe occupare nella nostra mente, l’artista lavora con dipinti di grande formato, per sottolineare ed evidenziare questa idea. Inoltre, in un modo diverso dal suo lavoro precedente, usa una gamma monocromatica. Le sue opere, note da anni per una tavolozza di colori luminosa e varia, sono limitate nella mostra alle tonalit\u00e0 di verde e blu, che parlano dell’idrosfera e della biosfera, gli elementi danneggiati dall\u2019inquinamento e dal cambio climatico. Nelle parole di Sixe: \u201cQuesti due colori, verde e blu, nella mia visione del mondo rappresentano: il cielo e la terra, la natura e l’universo, la consapevolezza e il rispetto<\/em>\u201d.\"\"Le opere in mostra sono state presentate per la prima volta alla fine del 2019, presso il CEART, Tom\u00e0s y Valiente Art Center di Fuenlabrada. C\u00edrculo Sagrado<\/em> si articola secondo stili diversi, che vanno dalla pi\u00f9 pura astrazione pittorica, alla quale strizza l’occhio con colpi sfocati e liquidi, alle sue origini come street artist. Allo stesso tempo dialoga con altri linguaggi in cui la forma \u00e8 fatta e disfatta, accompagnando le tele con pezzi realizzati con vari materiali: lane e corde, perline e barre di legno dipinto. E arriva fino alla trasmutazione nell’uso degli stessi elementi simbolici, che esplora con altri supporti artistici come la video arte o l’uso di tessuti realizzati da lui a mano, secondo antiche tradizioni di origine mesoamericana, frutto della sua esperienza artistica in Per\u00f9.\"\"Qui si evidenzia una sovrapposizione di elementi con una soluzione di continuit\u00e0 che potremmo chiamare Expanded Painting. Come sottolinea Sixe: “Oggi, nel mondo in cui viviamo, anneghiamo in immagini predigerite che non invitano affatto a riflettere. Al contrario, ci lasciano mentalmente intorpiditi, ci portano a smettere di pensare e ci fanno dimenticare di usare la nostra immaginazione innata, la nostra mente creativa<\/em>“.
\n\"\"Sixe, nei pezzi selezionati per questa mostra \u2013 <\/em>conclude Laura Garci\u0301a-Borreguero – ci invita a riflettere, a pensare in modo creativo e non pedissequamente, riscoprendo la nostra coscienza pi\u00f9 ancestrale, ora assopita ma incisa profondamente dentro di noi. Perch\u00e9 in un mondo che applaude l’individualismo, l’artista ci ricorda ci\u00f2 che ci unisce e ci connette, ci\u00f2 che tutti condividiamo e abbiamo in comune<\/em>“.\"\"<\/p>\n

Sixe Paredes<\/strong><\/h5>\n

Sixe Paredes<\/a>, nato a Badalona nel 1975, dalla fine degli anni ’80 ha sviluppato la sua pratica artistica attraverso la street painting sui muri di Barcellona. \u00c8 dal decennio successivo che ha iniziato il suo lavoro in studio, creando i suoi personaggi su tela e attraverso la scultura. Le sue prime tele risalgono al 1998. Questa transizione dall’esterno allo spazio espositivo ha riscosso un grande successo pur mantenendosi viva anche l\u2019attivit\u00e0 nelle strade e in esterno.<\/p>\n

Laura Garci\u0301a-Borreguero dice di lui \u201cSixe Paredes \u00e8 un artista autodidatta che ha imparato con i propri mezzi, indagini e pratiche nel corso di una carriera che abbraccia oltre venticinque anni. Sixe genera, da un figurativo molto personale, un intero bestiario tra l’animale e l’umanoide, raggiungendo l’abstract figurativo e sviluppando un intero linguaggio di elementi e simboli, molti dei quali lo hanno accompagnato e sono stati trasmutati nel tempo<\/em>\u201d.<\/p>\n

Nel 2008 \u00e8 stato uno dei sei artisti invitati dalla Tate Modern di Londra a dipingere per la prima volta la sua facciata principale. Da allora si sono susseguite mostre in tutto il mondo, a Parigi, Bruxelles, Londra, Pekin, Messico, Stati Uniti, Madrid e Montreal.<\/p>\n

Dal 2009, Sixe ha trascorso lunghi periodi di tempo in Per\u00f9 per approfondire la sua conoscenza dell’arte e della cultura peruviane e andine. Ha raggiunto questo obiettivo collaborando con comunit\u00e0 creative del territorio, imparando le tradizioni e le tecniche locali di ceramisti, artigiani tessili, designer chicha e musicisti.<\/p>\n

Nel 2014, \u00e8 tornato a Londra per una residenza seguita da una mostra presso il Somerset House Arts Center. Rafael Schacter, curatore della mostra Street Art at Tate Modern<\/em>, ha scritto della sua mostra Futurismo Ancestral: \u201cE\u2019 un’offerta all’estetica peruviana e andina. Il paese sudamericano \u00e8 un posto dove Sixe si sente a casa, a proprio agio con il suo “ritmo vitale, con la sua semplicit\u00e0”. \u00c8 un luogo che apre il suo “cuore e gli occhi a nuove dimensioni interiori”. \u00c8 anche un luogo dove poteva “dipingere in molti luoghi senza problemi<\/em>” ricordando come la sua amata Barcellona fosse alla fine degli anni ’80.<\/p>\n<\/span>","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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