A Barcellona – luogo dove si incontrano diverse culture e civiltà, il colore è presente, dalle sue zone verdi al puro asfalto con l’influenza di tutta l’arte urbana che inonda la città, i graffiti e i murales. Antonyo Marest  si appropria di tutti questi elementi per dar vita alla narrazione delle sue opere in mostra dal 8 giugno al 31 agosto 2017 alla galleria Opera Lounge   Curata da Escalera de Incendios   la mostra STRAIT LINE è la traduzione letterale di un concetto molto importante nel lavoro di Marest, dato che le linee sono il suo principale strumento di lavoro e sono presenti in tutto il suo lavoro.

Si è ispirato a Barcellona, capitale dell’arte contemporanea, che secondo Marest è il luogo “dove hai tutto, dove tutto quello a cui tieni è dritto, una città senza curve ma con punti che mi hanno segnato, amicizie, incontri, esperienze… e colore; il colore di questa città mi incanta, il mare e la montagna… è la porta d’Europa dove il design e la creatività vanno e vengono diritti e comunicano con gli europei, accompagnati da un sacco di colore e di gioia“.

Ispirato all’architettura e al colore della città, Marest crea una tavolozza di venticinque colori e geometrie in esclusiva per questa mostra: STRAIT LINE presenta quindici opere originali inedite in acrilico su carta di cotone da 600 gr realizzate a Barcellona.

Nato nel Mediterraneo nel 1987 e con sede a Madrid, Antonyo Marest ha viaggiato in tutto il mondo, assorbendo la cultura della grafica dall’America all’Europa centrale. Tra le sue opere creative ci sono diverse esposizioni che hanno il merito di trasportare il suo talento dall’interno di un museo alla strada per far condividere la sua arte con il pubblico nella forma di pittura, scultura e fotografia. Oltre alla street art e ai graffiti, notevoli sono i suoi progetti di design industriale, per l’interior, il tessile e l’abbigliamento, i lavori di grafica e personalizzazione, le copertine di album, i poster, il merchandising, le campagne di marketing. Attualmente sviluppa i suoi progetti con il collettivo chiamato NOVO111.

Tra i motivi più rappresentati nel suo lavoro c’è la figura geometrica pseudo-triangolare che rappresenta un secchio in equilibrio. Un simbolo della crescita personale e del positivismo che resta incrollabile contro tutte le probabilità. Una riflessione sulle nostre motivazioni per rimanere in piedi e andare avanti. Un altro motivo fondamentale è il riferimento al gruppo Memphis, un movimento di progettazione architettonica e industriale di grande influenza negli anni ’80. In diverse opere si vede come la combinazione “memphis” si mescola con stampe impossibili, colori esagerati e diseguali facendo riferimento alla lotta e alla comunione di stili, movimenti e tendenze nell’arte.