È arrivata alla quarta edizione la Beijing Design Week, l’esposizione del design dei nostri colleghi asiatici, che mostra come anche la Cina celebri la creatività e l’innovazione, con progetti che forniscono un ampio osservatorio su scoperte, dialoghi e sfide produttive. La forma espositiva, come ogni anno, ha compreso settori chiave che andavano a indagare su vari aspetti della creatività cinese: il rapporto con il governo e con le imprese, inteso come sforzo per rendere le città più vivibili; le figure più influenti che possono, a questo proposito, fare la differenza; progetti, eventi, mostre e istallazioni per capire quali siano le chiavi di lettura del design moderno; una conversazione attiva tra le diverse città, per una cooperazione culturale, commerciale e accademica (quest’anno la “guest city” è stata Barcellona); un design market dedicato al design cinese originale; un film festival, con proiezioni accompagnate da  dibattiti e workshop. L’evento prinicipale “Urban Future, Smart Design” si è modellato proprio intorno al concetto di un uso attivo del design per migliorare la qualità della vita nelle città cinesi, propulsore dell’economia urbana e focalizzato sull’ecologia, tema chiave soprattutto a Pechino, una delle città più inquinate del mondo. Uno strumento per constatare lo status delle moderne città cinesi e per intavolare un progetto concreto volto al futuro.

“Negli ultimi anni la BJDW ha cercato di delineare un’arena critica e di potenziare un posizionamento del design nel panorama culturale, economico e sociale della Cina contemporanea. Offre una rivelazione importante riguardo al clima mutevole sottolineando il ruolo cruciale del design nelle aree chiave dello sviluppo, oltre a fornire terreno di dialogo e strumento per ripensare alle eredità del passato e dunque al futuro dell’edificazione urbana e sociale della Cina”. Beatrice Leanza, direttore creativo di BJDW.