Una scena creativa unica per il mondo del design, un eccitante spirito imprenditoriale, un crocevia cosmopolita e una grande cultura dell’artigianalità: queste qualità ma non solo saranno presentate al mondo in occasione della prima edizione della BEIRUT DESIGN FAIR, che avrà luogo nella capitale libanese a settembre 2017.

Si svolgerà dal 20 al 24 settembre nella medesima sede, il Beirut International Exhibition & Leisure Center, e in contemporanea con la BEIRUT ART FAIR (23.000 visitatori), una fiera d’arte contemporanea che dal 2010 ha cercato di promuovere l’effervescenza artistica e culturale di Beirut, Libano e dei paesi della regione ME.NA (Medio Oriente, Nord Africa).

In attesa dell’inizio della manifestazione abbiamo incontrato Benédicte Colpin, consigliere speciale della Beirut Design Fair, per un’intervista.

La città di Beirut appare oggi in vari campi artistici come una sorprendente «incubatrice». Quale spazio occupa il design e qual è secondo lei la specificità di Beirut in rapporto ad altre città o regioni del mondo ?

Beirut ha sempre avuto una posizione a sé stante, dovuta alla sua collocazione geografica, ma anche per la sua storia, e per il suo modo di concepire il mondo ; ciò la mette in una posizione eccezionale nella realtà e nell’immaginario collettivo. Beirut è una città in constante ricostruzione e l’urgenza è sempre fonte di creatività. È un dato di fatto che i creatori siano influenzati da questo ambiente culturale molto fecondo, e questa specificità unica ai beirutini, che consiste nel loro aspetto cosmopolita. Il loro modo di affrontare il mondo non è una facciata, non è legata ai mezzi di comunicazione attuali, ma è realmente dovuto a un’esperienza vissuta. La maggior parte dei creatori ha studiato all’estero o nelle scuole locali e rinomate di design – Alba, Usek oppure Lau – e nonostante rivendichino la loro forte appartenenza al Libano, eccellono tutti all’estero. È uno scenario ultra--connesso, ultra-colto e fiero della sua libertà.

L’importante diaspora libanese è all’origine di ciò che costituisce la creatività di Beirut. In merito al design, quali sono gli aspetti maggiori in Francia, in Europa e nel resto del mondo ?

Questo è un altro punto che fa di Beirut una città unica nel suo genere. Forte di uno scenario locale di splendore incontestabile, la città beneficia di una diaspora localizzata in tutto il mondo, la quale, essendo comunque influenzata dal suo paese di adozione, rimane ciononostante legata al suo paese di origine in un modo o in un altro. Che essi siano basati in Libano o altrove, il centro rimane sempre Beirut. Ciò vale per tutte le personalità stars nel proprio settore di attività, che si tratti di Chahan Monassiam, Aline d’Amman Asmar, Karim Habib, Karen Chekerdjian, David & Nicolas, Nada Debs, Marc Baroud, Charles Kalpakian, Bernard Khoury o Rabih Kayrouz, per citare solo alcuni dei nomi più conosciuti.Ciò non significa che nello stile, gli archetipi del Medio Oriente siano onnipresenti. Tutt’altro, in quanto per definizione, il Libano è un luogo di confluenza tra l’Occidente e l’Oriente. Gli stili sono molto diversi. In compenso, ciò che unisce i creativi a Beirut è la ricerca permanente di autenticità, di libertà, di qualità e di singolarità. Da Parigi, a New York, passando per Londra o San Paolo, dei grandi designers e architetti d’interni distillano questa cultura e quest’arte di vivere che sono unici. 

Da decenni, Beirut e il Libano offrono una rete capillare unica del « savoir-faire ». Numerosi designers sono venuti a produrre in loco oggetti e progetti. Ci potrebbe ricordare le linee direttive di questa storia ?

Contrariamente ad altri paesi del Medio Oriente, Beirut dispone di artigiani molto dinamici nel campo del metallo, della ceramica, del vetro, del legno… La presenza dell’artigianato e delle competenze è legata alla domanda. Il fatto che i Libanesi siano sensibili alla qualità, che siano presenti i committenti, che la città sia sempre in stato perenne di costruzione, ricostruzione, fa si che le competenze siano perdurate nel tempo. E questo vale tanto per gli artigiani quanto per i creatori. Questi eccellono nella loro arte associando altre competenze dai paesi limitrofi, per completare le loro opere. Questa volontà di apertura, di agilità, di comunità costituisce anche un punto di forza della città e questo dialogo di prossimità tra artigiani e designers è proficuo alla qualità dello scenario locale. Beirut Design Fair è un evento che ha come ambizione di catalizzare in un unico luogo queste energie creative, di proporre per alcuni giorni e nello stesso luogo, la ricchezza della creatività locale e internazionale legata a Beirut, e di consentire ai numerosi amatori locali e internazionali di disporre di opere eccezionali che fanno da testimone alla qualità della creazione del design contemporaneo. Inoltre, il fatto che la Beirut Design Fair sia in concomitanza della Beirut Art Fair demoltiplica l’evento e rinforza lo spirito del primo incontro di settembre 2017.

www.beirut-design-fair.com