Segno distintivo del suo lavoro è la versatilità. Fervidamente credente nell’universalità del buon design, Lara Bohinc ha sfruttato tutte le opportunità per colmare il divario tra gioielli, oggetti e mobili.

Dopo la laurea in Industrial Design all’Accademia di Belle Arti di Lubiana, seguita dal corso Metalwork and Jewellery presso il Royal College of Art di Londra (MA), Lara Bohinc ha vinto il premio New Generation del British Fashion Council e ha aperto il proprio studio. È stata consulente nel design per numerosi marchi di lusso tra i quali Montblanc, Gucci e soprattutto Cartier, con il quale ha collaborato per più di un decennio.

La capacità di Bohinc di creare oggetti caratterizzati da una bellezza senza tempo è radicata nella sua familiarità con i processi industriali. Pur mantenendo un profondo rispetto per i principi tradizionali del suo mestiere, ha anche tratto esperienza dalla sua conoscenza delle tecniche industriali, fondendo la modernità dello stile con la funzione per ottenere un’eleganza contemporanea. In tutti i suoi progetti si ritrovano gli stessi principi, l’uso dei migliori materiali e un’ossessione con la decostruzione e la riconfigurazione della forma geometrica pura. Nel complesso, il suo stile è un mix di contraddizioni: audace ma leggero, grafico ma fluido, angolare ma femminile.

Il suo primo pezzo di arredamento è stato il tavolo cinetico Solaris, realizzato in collaborazione con esperti di pietra Lapicida per la mostra “Handmade” di Wallpaper del 2014. Il successo di questa creazione ha portato a due ulteriori collezioni di mobili in marmo e accessori per interni. Bohinc ha anche collaborato con la società svedese Skultuna per una gamma di candelabri in ottone e accessori da tavolo. Ha esposto al London Design Festival, alla Galleria Sketch ed è stata invitata a partecipare alla fiera di Bloomberg “Waste Not Want It”. Il suo “Friendship Bench” è stato commissionato dal Kensington and Chelsea council e nel 2016 ha creato il Bohinc Studio per l’esplorazione di mobili e oggetti.

Venturi Vases Collection. La collezione Venturi è ispirata dai suoi incontri con Venezia. Le strutture in metallo contengono i vasi di vetro di Murano e ricordano le fondamenta su cui è stata costruita la città: il metallo è forte, rigido e geometrico; il contenitore è come l’acqua, fluido, organico e irrefrenabile. Un matrimonio di opposti che si ritrova anche nell’architettura moderna e neogotica dell’Hotel Bauer, una unione senza giunte, nonostante i diversi movimenti architettonici. E come Venezia, il Bauer ospita un insieme di dicotomie – l’incarnazione delle contraddizioni e della geometria con l’organico – un tema che Bohinc esprime in questa collezione. I vasi Venturi sono stati creati durante la residenza dell’artista di Bauer Hotel con il sostegno della fondazione Zuecca Projects. Rosso rubino, rosa, zaffiro e vetro filigrana bianco sono i colori, con telai metallici smaltati in bronzo. Ogni vaso è prodotto a mano e il vetro soffiato rende unici e organici i pezzi la cui produzione Bohinc ha supervisionato personalmente presso il laboratorio artigianale di Murano Massimiliano Schiavo Art Team.La nuove collezioni di vasi portano la sua firma, uno stile che è un mix di contraddizioni: audace ma leggero, grafico ma fluido, angolare ma femminile.

Fortress Vases Collection. Nella nuova gamma di vasi Fortress la designer esplora il matrimonio tra forma antica e futuristica creando una più complessa e moderna struttura geometrica ispirata dalle torri ottagonali del Palazzo di Diocleziano in Croazia. I blocchi esagonali risultanti si abbracciano per consentire il gioco di luce e ombra sulle molte superfici e sugli angoli. Quattro sono le fortezze: la colonna più grande e il castello (altezza 45cm), il pilastro (30cm) e la torre (37cm). Sono realizzate a mano in ceramica in un piccolo laboratorio artigianale italiano e sono disponibili in tre finiture: oro scuro, bronzo e bianco maculato.