Nata a Milano dove vive e lavora Elena Salmistraro è una product designer e artista dalle grandi capacità interpretative. Le sue creazioni sono frutto di una commistione tra arte e design con un occhio di riguardo alla natura per lei fonte di continua ispirazione. L’attenzione al dettaglio, la ricerca dell’armonia delle forme, lo stile poetico caratterizzano i suoi progetti, così come un’attenta analisi del linguaggio espressivo dell’oggetto capace di fascinare le persone ed evocare emozioni.

Questi i segni distintivi di una giovane designer i cui progetti sono stati selezionati per alcune tra le più importanti esposizioni tra cui “The New Italian Design”, mostra itinerante organizzata da La Triennale Design Museum di Milano a cura di Silvana Annicchiarico e Andrea Branzi, con tappe a San Francisco, Santiago del Chile, Cape Town; “The New Aesthetic Design” alla Biennale di Shanghai 2013 per La Triennale Design Museum e alla Biennale Koreana, Gwangju, South Korea 2015. Nel 2016, in occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale Di Milano “Design After Design”, partecipa alla mostra “W. Women in Italian Design”, nona edizione del Triennale Design Museum. Nello stesso anno dipinge su una mano disegnata dall’artista Mimmo Paladino per l’iniziativa “Normali Meraviglie La Mano” a cura di Alessandro Guerriero e Alessandra Zucchi. Nel 2017 viene nominata Ambasciatore del Design Italiano, in occasione della giornata mondiale dedicata al design italiano “Italian Design Day”, un’iniziativa promossa dalla Triennale di Milano in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Durante l’ultima Milan Design Week abbiamo potuto apprezzare il suo lavoro sotto varie vesti: nella collaborazione con Alessi al progetto/installazione “L’esercito di spazzole”, in occasione dell’evento White in the City promosso da Oikos e curato da Giulio Cappellini; per la presenza al Salone Internazionale del Mobile presso gli stand di Bosa CeramicheStone ItalianaB-LineMy Home collection ed infine con “Tracing Identity” a cura di Evelina Bazzo per De Castelli, allestimento che ha visto protagoniste sette designer donne e le loro creazioni capaci di valorizzare al massimo un materiale come il ferro, considerato spesso freddo e poco comunicativo. “La collezione che sta ottenendo il maggior successo – ci racconta – è Primates per Bosa, ci tenevo molto perché mi premeva far conoscere anche le mie illustrazioni”. Presentata in anteprima a Maison&Objet, con una serie di vasi in raffinata ceramica che vogliono essere una rilettura in chiave contemporanea delle antiche terrecotte dal carattere animista e amicale di epoca romana, si è ampliata con i piatti decorativi, illustrati con i suoi schizzi e le sue ispirazioni per ricordare il delicato rapporto che esiste tra l’uomo e la scimmia, con il compito di riportare questo animale nel nostro ambiente domestico per sedurci con la sua forza vitale.

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