Il termine “classico” porta con sé una discreta responsabilità. Da una parte può essere il punto di arrivo, quello in cui un design si ferma cristallizzato nel suo successo e mantiene inalterate le sue qualità. Dall’altra è invece il punto di partenza per la costruzione di innovazioni e potenze che rimangono salde a un heritage d’eccezione. Ne è esempio lampante la Fiat 500, che non ha certo bisogno di presentazioni perché dalla sua uscita ha conquistato tutti, gioiellino di design retrò con un attentissimo sguardo rivolto al futuro. Grazie alla collaborazione con Abarth, così come negli anni ’60, le forme della 500 si vestono, oltre che di estetica, di performance, per prestazioni esaltanti che portano alla sperimentazione sempre più ardita. L’ultima nata ha fatto il suo debutto al Salone di Ginevra ma ieri, all’Autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’Melegari, la stampa internazionale ha finalmente potuto provare la nuova 500 Abarth 695 biposto. Proprio 50 anni fa veniva presentata la leggendaria Fiat Abarth 695, a cui Abarth rende omaggio con questo nuovo modello che non ha niente a che vedere con quanto conosciamo. Le misure ridotte sono esaltate dal profilo scattante, le finiture opache e gli eleganti dettagli retrò, come il logo. Il rumore del motore poi, è semplicemente da ascoltare. La sintesi ideale tra le vetture stradali e quelle da corsa, la “traduzione”del racing nell’auto di ogni giorno.