Il futuro dell’abitare è ancora una volta rappresentato al meglio dal prodotto italiano: non solo un insieme di tradizioni che il mondo ci invidia, ma anche in grado di stabilire nuove tendenze nello stile e nell’innovazione. Homi, nella sua edizione di Gennaio, si è appena conclusa con un’affluenza di ben 80.000 operatori professionali, di cui il 15% stranieri.

Protagonista di questa edizione è stato in primis il colore, che dopo una lunga predominanza di minimalismo e total white è tornato a caratterizzare oggetti e ambienti, con elementi d’arredo che si amalgamano con tutto lo spazio circostante. In contrasto con, complici le nuove tecnologie, uno stile più immateriale, con molte trasparenze accentuate dai cromatismi delle luci a led. Tecnologia anche in cucina, che gli espositori di Homi presentano come sostenibile e sana: un ambiente non solo funzionale alla preparazione dei pasti, ma fulcro della casa dove sperimentare con gli oggetti più sofisticati e ricercati. Proprio questi ultimi hanno portato moltissimi visitatori all’area Negozio Incontro, anche grazie ai workshop, agli show cooking degli chef Maurizio e Andrea.

Il design di Homi, anche stavolta, si è espresso anche attraverso il senso dell’olfatto, nell’area Fragrances dove le più apprezzare sono state le fragranze associate al sonno e al relax che sfruttano la polvere di talco e rievocano il bianco delle lenzuola. Ulteriore conferma positiva è arrivata anche dal laboratorio sperimentale “La Magnifica Forma 3.0” che Homi ha dedicato al confronto tra il design e il Patrimonio Artistico: sono stati presentati 5 spazi abitativi relativi a 5 regioni italiane, in cui la dimensione contemporanea instaurava un dialogo con il paesaggio e le peculiarità artistiche del territorio italiano.

In virtù non solo di raccontare il presenta, ma anche di forgiare il futuro, in questa edizione di Homi ha portato avanti i laboratori di formazione come quello organizzato da Galtus per insegnare ai giovanissimi le tecniche di lavorazione artigianale dei metalli preziosi, oppure lo spazio SmartUp, che ha invece esplorato le prospettive della prototipazione digitale, il reverse engineering e la stampa 3D.

Il passo successivo, dopo Mosca a ottobre, sarà portare Homi negli Stati Uniti: il prossimo appuntamento è a New York, dal 16 al 19 maggio (in contemporanea con ICFF – International Contemporary Forniture Fair) per poi tornare in Italia a settembre, in pieno clima Expo 2015.