Dopo la speciale famiglia di umidificatori in ceramica prodotta con successo nel 2010, il marchio Il Coccio design edition, prodotto e distribuito da Martini Spa con sede in provincia di Parma, torna in scena per ampliare la gamma dei suoi prodotti, proponendo oggetti destinati a usi diversi e a diversi ambienti della casa.

Presentata a febbraio ad Ambiente 2017 a Francoforte, la nuova collezione è un insieme di oggetti per la casa in ceramica progettati, sotto la guida di Giulio Iacchetti, da una squadra di designer: Agustina Bottoni, Dario Gaudio, Odoardo Fioravanti, Giulio Iacchetti, Lorenzo Palmeri, Sarah Richiuso, Mario Scairato, Valerio Sommella, Alessandro Stabile, Studio Klass, Studio Sovrappensiero, Luca Spagnolo, Yet Matilde Studio, Carmelo Zocco.

Grazie alle loro caratteristiche progettuali, gli oggetti della nuova collezione, di piccola e media dimensione, invitano all’uso e in alcuni casi introducono nuove abitudini. Tra empatia e appeal immediato, sono oggetti che intendono stabilire una connessione immediata con chi li vede e, naturalmente, una relazione positiva con chi li usa.Si tratta di oggetti diversi tra loro, come diversi tra loro sono i designer che li hanno pensati: nella coralità materica data dalla ceramica, materia d’elezione del marchio, i prodotti sono caratterizzati da una positiva variazione di segno e di genere.

Realizzati in ceramica nel distretto di Nove (Vicenza), i diciannove prodotti della collezione sono tutti disponibili in quattro colori: bianco puro, verde, grigio e rosa.

TORRE / portacandele di Augustina Bottoni: una forma progettata per lumini da 38 mm, è al contempo oggetto e contenitore di refill. Infatti, può accogliere nella sua struttura tre candele, oltre a sostenerne una in uso.

LEVANTE / orologio di Dario Gaudio: come un sole – domestico – che si leva dal ripiano di un comodino, di una scrivania, di un comò. Una geometria semplice che grazie a un altrettanto semplice taglio si appoggia, a guardarci.

ZETA / brocca di Sarah Richiuso: caratterizzata da un beccuccio che si fa superficie, pronto a bloccare – all’occorrenza – la fuoriuscita del ghiaccio.

ZACK / porta zampirone di Giulio Iacchetti: è come un piccolo vulcano che a sorpresa nasconde – e protegge – la spirale di uno zampirone, la cui presenza viene rivelata dal fumo che esce dal camino.

COLLO e COLLETTO / vaso e contenitore di Odoardo Fioravanti: una forma sartoriale elegante, qui fissata nella ceramica, diventa un vaso pronto ad accogliere e sostenere i nostri fiori. Un contenitore aperto e versatile, che si rifà alla precisione di un progetto di sartoria.

AMBO / portacenere di Luca Spagnolo: la sua pratica, igienica e inattesa impugnatura ricorda l’amato vizio a fumatori in spostamento.

TINO / cestino di Mario Scairato: contenitore di piccole cose, Tino guarda alla forma e agli usi del tipico cestino di vimini. Caratterizzato da un gioco formale tra simmetria e asimmetria, il suo bordo può sostenere anche oggetti alti.

ALE / portacandele di Sovrappensiero Studio: invita la mano alla presa, con la delicatezza di un gesto – e di una forma – che guarda alle bugie del tempo che fu.

SANDRO / portacandele di Sovrappensiero Studio: una forma continua, che da un lato accoglie il sostegno per la candela e dall’altro permette alla mano una solida presa.

MANCIA / svuotatasche di Yet Matilde Studio: il contenuto delle nostre tasche viene suddiviso in modo naturale dalla forma di questo oggetto, che con un semplice gesto ci permette di recuperare le monete accumulate al suo interno.

LUCILLA / lampada di Alessandro Stabile: la forma di questa lampada da appoggio è generata da un’unica superficie ripiegata su se stessa. Come se la ceramica fosse morbido tessuto, a celare un punto luce intimo ed efficace.

T-SHIRT / vaso di Lorenzo Palmeri: è caratterizzato da tre aperture – tutte ugualmente pronte ad accogliere dei fiori, per combinazioni mai scontate.

CARGO / contenitori di Carmelo Zocco (disponibile in due formati): come piccoli container domestici, multiuso e impilabili. Per piccoli stoccaggi e geometrie modulari, grazie alle due dimensioni disponibili.

TERNO / centrotavola di Valerio Sommella: un elemento geometrico è replicato e orientato in tre direzioni, in un oggetto che sorprende per l’effetto di riflessione della luce. Come in una composizione cubista, un’illusione di volumi tridimensionali, tra spazi e sfaccettature.

Tra i nuovi prodotti della collezione, Il Coccio design edition presenta anche una piccola famiglia di oggetti da appoggio disegnati da Studio Klass:

LAC / porta spazzolino da denti: una forma nuova e un gesto nuovo, per un oggetto di grande uso nella nostra quotidianità: il suo essere orizzontale (e non più verticale) fa sì che la testina dello spazzolino da denti sia riparata e goccioli dentro all’apposita cavità. In questo modo, le setole sono protette e la pulizia della ceramica risulta facile, efficace e senza residui.

PASO / portasapone: grazie alla sua forma che ne permette lo sgocciolamento, la saponetta rimane asciutta e compatta.

STEP / contenitore, portagioie: contiene piccoli oggetti al suo interno e al contempo li porge all’esterno, suddividendo così piccoli oggetti e accessori.

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IL COCCIO e Il Coccio Design Edition

IL COCCIO, marchio italiano nato negli anni Sessanta, lega da sempre il suo nome alla produzione di umidificatori e oggetti in ceramica per la casa. Con IL COCCIO D’AUTORE, dagli anni Ottanta, l’azienda coinvolse alcuni designer d’eccezione – come Alessandro Mendini e Nanda Vigo – nella progettazione e nella decorazione di umidificatori. L’imprenditore Fulvio Martini ha rilevato IL COCCIO nel 2006, proseguendo la produzione e la distribuzione di umidificatori e accessori a essi legati.Il marchio ha lanciato nel 2010 una “design edition” di umidificatori, nata intorno alla riedizione del celebre umidificatore “Fischietto” – disegnato nel 1998 da Achille Castiglioni per IL COCCIO. Coordinata da Giulio Iacchetti, la collezione di umidificatori è oggi presente nel catalogo Il Coccio Design Edition ed è firmata da designer internazionali: Fernando Brìzio, Marco Ferreri, Monica Förster, Alfredo Häberli, Giulio Iacchetti, Alberto Meda, Denis Santachiara, Patricia Urquiola.Il Coccio design edition prende oggi vita come marchio: un’edizione di design per oggetti in ceramica per la casa, caratterizzati dall’attenzione al progetto, da una guida creativa d’eccezione e da una squadra di designer selezionati.La collezione che nasce nel 2017 porta la firma di designer che lavorano in Italia, selezionati e incaricati da Giulio Iacchetti grazie anche alle proposte ricevute in risposta a una sua call pubblica, lanciata sul suo profilo Facebook. Con il marchio Il Coccio design edition, Fulvio Martini vuole dare impulso alla creatività, al design e all’italianità, tra bellezza, qualità e cultura. Collezionista e amante delle arti, cultore del buono e del bello, Fulvio Martini è proprietario e gestore di realtà molto diverse tra loro. È infatti titolare di Martini Spa, azienda fondata nel 1969, leader in Italia nella produzione di spugne per l’igiene personale e per la pulizia della casa, oltre che di accessori e complementi. È patron di Fortulla, azienda vitivinicola con sede a Castiglioncello (Livorno) che produce e distribuisce in Italia e all’estero vino, grappa e olio Extra Vergine d’oliva. Inoltre è proprietario del Casale del Mare, un relais di alta qualità – sito tra vigne e ulivi a Castiglioncello, in Toscana. Il marchio Fortulla e il Casale del Mare fanno parte dell’azienda agricola Agrilandia. Nel 2005, Fulvio Martini ha reso possibile – facendosi capitano d’impresa nell’operazione coordinata da Giulio Iacchetti – il progetto “Design alla Coop”: ha infatti contribuito alla realizzazione di venti prototipi di oggetti per la pulizia della casa e per il bucato, prima esposti in una mostra itinerante per i supermercati Coop di tutta Italia e poi in parte prodotti e in vendita da Coop. Nel 2009, il progetto “Design alla Coop” ha ricevuto il Premio dei Premi alla presenza del Presidente della Repubblica, riconoscimento che “che il Governo italiano attribuisce agli attori dell’innovazione, sostenendo il loro ruolo nello sviluppo sociale, economico e scientifico del Paese”.