Il 1° marzo 2018, in cento città nel mondo cento Ambasciatori della cultura italiana – architetti, designer, imprenditori, giornalisti, critici, comunicatori, educatori – discuteranno la relazione tra design e sostenibilità, quest’ultima vista da un punto di vista economico, sociale e ambientale. Lo scopo è quello di indagare su quale possa essere il contributo del design sulla natura e sull’essere umano.

Personalità provenienti da diversi settori – educazione, informazione e commercio – si riuniranno per una ideale tavola rotonda sulle questioni di sostenibilità associate al design, alle abitudini e ai processi produttivi. Riporteranno in Italia esperienze di eccellenza che troveranno nei paesi che visiteranno (artigianato, innovazioni tecnologiche, metodi di costruzione, materiali) alfine di indagare su eventuali contaminazioni progettuali.

L’Italian Design Day è un progetto di promozione integrato lanciato lo scorso anno dal Ministero degli Esteri – la prima edizione è stato un evento di grande successo, che ha coinvolto fino a 20.000 esperti di design – con l’obiettivo di evidenziare l’eccellenza e le peculiarità del design italiano in tutto il mondo.

Il design italiano è nato nei laboratori artistici e artigianali del Rinascimento, le cui diverse competenze hanno portato alla realizzazione di prodotti innovativi ad alto contenuto estetico. Da allora la ricerca nel campo del design industriale è cresciuta e si è sviluppata attraverso una costante interazione tra scuole di design e movimenti artistici, unendo la straordinaria tradizione artigianale italiana con l’innovazione tecnologica. In Italia, il design si è sviluppato insieme alla crescita del paese dagli anni del cosiddetto “boom economico” fino a diventare una caratteristica fondamentale della produzione italiana e una forza trainante dell’economia.

Uno studio condotto da Bain&Company ha evidenziato che il design italiano rappresenta oltre un terzo del fatturato dell’industria mondiale, che ammonta a 100 miliardi di euro. Inoltre, il design ritrae una peculiarità dello spirito italiano, che di per sé ha molti degli elementi che sono identificati a livello internazionale con “Brand Italy”. In un mondo in cui c’è un crescente interesse per l’Italia e i suoi prodotti, il design fornisce “un’esperienza italiana” attraverso oggetti che combinano bellezza e originalità con la qualità delle materie prime e dei metodi di produzione, mostrando la cultura e le tradizioni delle diverse regioni del paese.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha posto il design al centro della sua strategia promozionale conosciuta come “Vivere all’Italiana”, che mira a promuovere il sistema culturale e produttivo italiano attraverso un’azione integrata che unisce cultura, economia, lingua italiana, scienza e ricerca.

L’Italian Design Day è un’iniziativa avviata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Fondazione La Triennale di Milano, ICE-Agenzia per il commercio esteroSalone del MobileADI Associazione per il Disegno Industriale, Fondazione Compasso d’Oro e Fondazione Altagamma. Sono coinvolte tutte le parti interessate pubbliche e private che rappresentano il design italiano di alta qualità, comprese le imprese, attraverso Confindustria, i soggetti pubblici e privati del settore educativo, che costituiscono un totale di oltre cinquanta attori, tra cui associazioni, federazioni, università e scuole di design.

L’Italian Design Day 2018 è, inoltre, in sintonia con il tema scelto per la XXIV Esposizione Internazionale della Triennale, “Broken Nature – Design Takes on Human Survival“, che si svolgerà dal 1° marzo al 1° settembre 2019. L’Italia – leader mondiale nel design – mette in mostra idee, progetti e soluzioni di alta qualità, promuovendo un dibattito internazionale, che vede al centro le politiche sostenibili, destinato a contribuire alla 22° Triennale, e diventerà un punto di riferimento per l’Expo 2020 Dubai “Connecting minds, creando il futuro”.