Il Madrid Design Festival è un evento internazionale che nel mese di febbraio trasforma Madrid nella capitale del design portando alla ribalta la città sulla scena internazionale.

Un progetto diffuso dove tutte le discipline del design, dall’architettura alla progettazione grafica, dalla comunicazione all’interior design si mescolano in un formato contemporaneo e innovativo infiltrandosi in ogni angolo della città.

Madrid Design Festival diventa lo strumento migliore per democratizzare il design e trasmettere l’importanza di questa disciplina che trasforma le nostre vite ogni giorno. Un linguaggio che può generare metodologie, cambiare mentalità, alterare positivamente il nostro ambiente e, soprattutto, ridisegnare il mondo.

Il festival è ricco di proposte ambiziose che collocano il design nel calendario culturale della città, attirando visitatori nazionali e internazionali alle mostre e ai workshop che si terranno in diversi luoghi della capitale. E per farlo, il Madrid Design Festival propone un programma interdisciplinare per mostrare le creazioni sia di grandi designer che di giovani professionisti.

Ogni febbraio il festival sarà una festa per la città, aprendo una nuova stagione in cui Madrid diventa uno luogo all’avanguardia nei campi del design e della creatività, con eventi riconosciuti a livello mondiale come la Mercedes-Benz Fashion Week Madrid e ARCO, la fiera internazionale d’arte contemporanea.

Ideato e creato da La Fábrica sotto la direzione di Álvaro Matías, il Madrid Design Festival ha un comitato consultivo composto da esperti indipendenti specializzati in diversi settori: Fernando Gutiérrez, Toni Segarra, Ana Domínguez-Siemens, Paloma Cañizares, Juan Herreros, Alberto Barreiro, Izaskun Chinchilla e Jorge Penadés.

Tra gli eventi il Rado Star Prize 2018 per giovani talenti nel design e la mostra, per la prima volta in Spagna, “Backstage, Jaime Hayon, from the Imaginary to Real”, una retrospettiva curata da Ana Domínguez Siemens delle opere di Jaime Hayon, uno dei designer più acclamati della sua generazione. Esposte alcune delle opere che ha creato sia per le installazioni d’arte che per le aziende per le quali ha lavorato, anche se lo scopo non è quello di essere un semplice catalogo di mobili e oggetti. Al contrario, si è cercato di esprimere il lato meno conosciuto del processo di produzione, con l’ambizione di rivelare e spiegare come i prodotti passino dalla finzione alla realtà, non come per magia, ma attraverso il duro lavoro e la dedizione di uomini d’affari e artisti che, a stretto contatto con il designer – nel rispetto della sua filosofia e con la determinazione di tradurlo con la tecnologia o a mano, modificando, correggendo, aggiungendo, rischiando, rimuovendo, migliorando – consente ai pezzi di venire alla luce. Jaime Hayon ha una particolare predilezione per i materiali puri come legno, vetro e ceramica, e una vasta conoscenza della produzione artigianale, in cui pone particolare enfasi sul suo personale impegno per rilanciare e rivitalizzare – e non lasciar morire o scivolare in disuso – le tecniche tradizionali di lavorazione artigianale che sono in pericolo di estinzione e per i quali sente un profondo rispetto.