In occasione della Giornata per l’Abolizione della Schiavitù, che si celebra il 19 giugno, una nuova iniziativa per opporsi all’odio attraverso la tipografia In occasione della Giornata per l’Abolizione della Schiavitù, che si celebra il 19 giugno, tre studentesse del Master in Creatività Integrale presso Brother Barcelona, Maria Carbonell Monrós, Chie Sato Aguilar e Manuela Ponce de León, con la supervisione di Luis di Lascio, hanno creato #NotWithMyType, una iniziativa che utilizza design e codice per prendere posizione contro l’odio. Negli ultimi tre anni, l’uso della “N-word” – termine eufemistico per indicare la parola estremamente offensiva nigger (come definito dal Cambridge Dictionary) – è stato impiegato in modi profondamente offensivi. Digitata con leggerezza, questa parola è stata spogliata della sua storia, della sua violenza e del suo dolore, diventando uno strumento di odio. #NotWithMyType è una campagna che pone una domanda provocatoria: cosa succede quando i creativi si riprendono il controllo su come viene usato il proprio lavoro? È un movimento che dà potere alla comunità creativa per riprendere il controllo sui propri caratteri tipografici. “Attraverso una modifica nel codice, abbiamo apportato un piccolo cambiamento dal grande significato: sostituire la N-word con un asterisco nei nostri caratteri tipografici” raccontano Maria Carbonell Monrós, Chie Sato Aguilar e Manuela Ponce de León. “Per diffondere il messaggio, abbiamo creato una piattaforma online dove anche altri utenti possono caricare i propri font e scaricarne una versione modificata, dando così ai creativi il potere di prendere posizione. Se vuoi diffondere odio, #NotWithMyType.” #NotWithMyType è una piattaforma online che invita designer, creativi e brand a unirsi al movimento. Il funzionamento è semplice: si carica un font, e si scarica una versione modificata in cui una sola differenza fa la differenza: la parola “N-word” viene automaticamente sostituita con un asterisco (*). GUARDA IL VIDEO. Il progetto è nato come risposta al brief Monotype del concorso New Blood D&AD di quest’anno, ottenendo un riconoscimento internazionale con l’assegnazione di una “Pencil”, uno dei premi più riconosciuti a livello mondiale per i giovani creativi. “La tipografia non può restare neutrale, per questo crediamo che un piccolo cambiamento nel codice possa avviare una conversazione significativa. Come type designer, creativi e brand, abbiamo l’opportunità di riprendere il controllo. Con questo strumento è possibile caricare un font sul sito e scaricarlo con una modifica che non lascia spazio all’odio. Bloccare una sola parola non eliminerà il razzismo, ma può segnare il confine che non vogliamo superare. E, soprattutto, apre la strada a una conversazione più ampia, sulla nostra responsabilità come creatori, sul potere silenzioso del design, e sulla necessità urgente di mettere in discussione ciò che normalizziamo, ignoriamo o accettiamo. Speriamo di diffondere il più possibile il messaggio, in modo che in molti di uniscano all’iniziativa”, dichiarano Maria, Chie e Manuela.