Massimo Curzi cura e allestisce la personale di Hélène Binet, una delle autrici più significative della fotografia contemporanea, mostrando come il suo lavoro indaghi il rapporto tra luce naturale e architettura. Dal 18 al 23 aprile Euroluce 2023, presso il Padiglione 11, presenta la mostra “HELENE BINET. Natura, tempo e architettura”. L’opera di una delle più importanti fotografe contemporanee, Hélène Binet, illustrata attraverso una selezione originale – tratta dall’archivio dei suoi lavori più potenti – sul rapporto tra luce naturale e architettura, tra natura e tempo, assumendo la forma di una narrazione per immagini delle opere dei principali maestri dell’architettura. La poesia originale e inconfondibile di trentacinque anni di carriera fotografica, con tecnica analogica e approccio rigoroso, dimostra quanto questa forma d’arte si presti meglio di altre a evidenziare le qualità specifiche degli spazi progettati e costruiti. La poesia originale e inconfondibile di trentacinque anni di carriera fotografica, con tecnica analogica e approccio rigoroso, dimostra quanto questa forma d’arte si presti meglio di altre a evidenziare le qualità specifiche degli spazi progettati e costruiti. “Uno straordinario corpo di lavoro in bianco e nero, portato avanti con coerenza e caparbietà, che si concentra sull’eterno rapporto tra luce e ombra in alcune delle più importanti opere architettoniche della storia“, ha commentato Massimo Curzi, mentre Hélène Binet ha dichiarato: “Nel selezionare le immagini per questa mostra, siamo partiti dalle mie prime fotografie, come quelle che testimoniano il lavoro di John Hejduk, per arrivare a quelle più recenti dell’architettura tradizionale coreana. L’obiettivo è rimasto invariato: con delicate associazioni, giustapposizioni di immagini, ombre e silenzi, spero di scatenare l’immaginazione dell’osservatore e di portarlo in un luogo non troppo lontano dallo schizzo iniziale dell’architetto“. L’installazione è stata concepita come un’occasione di pausa e riflessione durante l’esperienza fieristica, sempre sorprendente e varia. Un doppio volume architettonico con struttura in assi di legno, rivestito all’esterno con alluminio spazzolato e all’interno con fogli di feltro blu notte, crea un forte contrasto tra l’interno e l’esterno dello spazio espositivo. Il feltro applicato alle pareti interne è stato progettato per mettere in risalto le opere esposte, creando al contempo un ambiente acustico ovattato e silenzioso, pensato per fornire un’illusione di tempo sospeso rispetto al frenetico brusio esterno. La pavimentazione in morbida moquette servirà ad accentuare ulteriormente questa qualità spaziale.