Sono le pellicce, le più creative, le più lussuose, che compongono da sempre il DNA di Fendi. La casa di moda romana ha deciso di raccontarle nelle grandi capitali dell’Asia, con il progetto “Un Art Autre”, manifesto della tradizione, dell’innovazione e dell’esclusività delle pellicce Fendi realizzate tra il 1960 e il 2013. La mostra si articola in tre aree principali: la prima è l’Introduction Room, per introdurre il pubblico, attraverso un tunnel multisensoriale composto da video e da un’installazione sonora, nella storia di Fendi, immergendosi in essa guardando, ascoltando e toccando le pelli più pregiate che l’hanno forgiata. Il passo successivo è un focus sul know-how artigianale della maison, grazie all’apporto delle tecnologie digitali che si coniugano con il lavoro dal vivo di alcuni maestri artigiani Fendi che mostrano l’intero processo dallo schizzo artistico alla creazione materiale di un oggetto di culto; di lato contributi visivi ripercorrono interviste, editoriali, copertine e celebrità avvolte nelle meravigliose pellicce, ognuno dei quali a disposizione del visitatore che attraverso il touch screen può approfondire ciò che più gli interessa. Infine si arriva nella sala espositiva: qui 26 elementi semicilindrici configurano la sezione di un pattern che assume i connotati formali di un forte disegno fortemente geometrico; le teche, di vetro e ottone, creano un effetto visivo caleidoscopico, sorprendendo la percezione del visitatore ed esaltando le pellicce in esse contenute. Prima a Tokyo, poi a Pechino e infine a Hong Kong, ad opera dello studio PhD Industrial Design, la mostra compie una sapiente fusione in cui la tecnologia più contemporanea è il mezzo usato per il racconto della manualità, espressione del più alto artigianato tradizionale.

Design Project: Bevilacqua Architects | Marco Bevilacqua Exhibition

Curator: Emanuela Nobile Mino