Apre al pubblico sabato 22 maggio, fino a domenica 21 novembre 2021, la 17° Mostra Internazionale di Architettura, organizzata da La Biennale di Venezia e curata da Hashim Sarkis.

La 17° Mostra Internazionale di Architettura dal titolo How will we live together? curata da Hashim Sarkis e organizzata da La Biennale di Venezia apre al pubblico da sabato 22 maggio a domenica 21 novembre 2021 ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera, dove cinque architetti internazionali daranno vita al progetto aperto alla cittadinanza (How will we play together?) dedicato al gioco.

As New Households_Atelier Rita

Rafael Moneo riceverà il Leone d’Oro all’apertura della Biennale di Venezia il 22 maggio 2021. Un premio che celebra l’architetto spagnolo per tutto il suo lavoro.

Mérida, nave L. Casals by Rafael Moneo

Sessantatre partecipazioni nazionali animeranno gli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, con quattro paesi presenti per la prima volta alla Biennale Architettura: Grenada, Iraq, Uzbekistan e Repubblica dell’Azerbaijan. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero della Cultura, Direzione Generale Creatività contemporanea, è a cura di Alessandro Melis.

SOM_As Emerging Communities

La Mostra Internazionale presenta le opere di centododici partecipanti provenienti da quarantasei Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con uguale rappresentanza di uomini e donne. La Mostra è organizzata in cinque “scale” (o aree tematiche), tre allestite all’Arsenale e due al Padiglione Centrale: Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities, Across Borders e As One Planet.

Olalekan Jeyifous_Across Borders

L’attuale pandemia globale – ha spiegato Hashim Sarkis – ha senza dubbio reso la domanda posta da questa Biennale ancora più rilevante e appropriata, seppure in qualche modo ironica, visto l’isolamento imposto. Può senz’altro essere una coincidenza che il tema sia stato proposto pochi mesi prima della pandemia. Tuttavia, sono proprio le ragioni che inizialmente ci hanno portato a porre questa domanda – l’intensificarsi della crisi climatica, i massicci spostamenti di popolazione, le instabilità politiche in tutto il mondo e le crescenti disuguaglianze razziali, sociali ed economiche, tra le altre – a condurci verso questa pandemia e a diventare ancora più rilevanti. Non possiamo più aspettare che siano i politici a proporre un percorso verso un futuro migliore. Mentre la politica continua a dividere e isolare, attraverso l’architettura possiamo offrire modi alternativi di vivere insieme. La Biennale Architettura 2021 è motivata dai nuovi problemi che il mondo sta ponendo all’architettura, ma è anche ispirata dall’attivismo emergente di giovani architetti e dalle radicali revisioni proposte dalla professione dell’architettura per affrontare queste sfide”.

L’edizione 2021 comprende diciassette eventi collaterali promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro, organizzati in diverse sedi della città, e una serie di partecipazioni fuori concorso: Stations + Co-Habitats, ricerche sulle cinque scale e relativi casi di studio sviluppate da ricercatori provenienti dalle università di tutto il mondo (Architectural Association, American University of Beirut, The Bartlett, Columbia University, The Cooper Union, ETH Zürich, Ethiopian Institute of Architecture, Building Construction and City Development EiABC, ETSAM – Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid, Harvard University, Hong Kong University, Università Iuav di Venezia , KIT Karlsruhe, KU Leuven, Rice University e il Venice Lab, un consorzio di gruppi di ricerca del MIT); la partecipazione speciale dell’artista israeliana Michal Rovner al Padiglione Centrale; il progetto speciale di Studio Other Spaces (rappresentato da Olafur Eliasson e Sebastian Behmann) che presenta UN Assembly for the Future con i contributi di tutti partecipanti; un’istallazione esterna ai Giardini How will we play sport together? dedicata al tema dello sport; un evento speciale della Vuslat Foundation, che propone una installazione di Giuseppe Penone in Arsenale.

Across Borders_Maltzan_160108_6th Street Viaduct_Boyle_No Arch Stairs

Per il quinto anno consecutivo La Biennale di Venezia e il Victoria and Albert Museum, London presentano il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate (Arsenale, Sale d’Armi A) dal titolo Three British Mosques. In collaborazione con l’architetto Shahed Saleem, la mostra guarda al mondo fai da te e spesso non documentato delle moschee adattate a questo uso.

Sarà poi attribuito il Leone d’oro speciale alla memoria a Lina Bo Bardi, l’architetto che meglio di ogni altro rappresenta il tema di questa Biennale. Il riconoscimento è stato proposto da Hashim Sarkis e accolto dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia. “La sua carriera di progettista, editor, curatrice e attivista ci ricorda il ruolo dell’architetto come coordinatore  – ricorda Sarkis – nonché, aspetto importante, come creatore di visioni collettive. Lina Bo Bardi incarna inoltre la tenacia dell’architetto in tempi difficili, siano essi caratterizzati da guerre, conflitti politici o immigrazione e la sua capacità di conservare creatività, generosità e ottimismo in ogni circostanza”.

Lina Bo Bardi_Casa de Vidro_1952, © photo: Francisco Albuquerque
Courtesy of Instituto Bardi

LA COLLABORAZIONE CON BIENNALE DANZA

Quest’anno la 17. Mostra Internazionale di Architettura incrocerà il 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea dal 23 luglio al 1 agosto, ospitando all’Arsenale, nella sezione della Mostra intitolata Among Diverse Beings, le installazioni e i danzatori-coreografi di Biennale College. Sotto la guida del direttore artistico della Biennale Danza, Wayne McGregor, daranno vita a frammenti coreografici, “istantanee” o “schizzi” sollecitati da segni, materiali e temi della Mostra di Architettura.

MEETINGS ON ARCHITECTURE

Il programma della 17. Mostra è arricchito dai Meetings on Architecture, incontri con architetti e studiosi di tutto il mondo. I protagonisti cercheranno di rispondere alla domanda How will we live together? in una serie di dialoghi sulle nuove sfide che il cambiamento climatico pone all’architettura, sul ruolo dello spazio pubblico nelle recenti rivolte urbane, sulle nuove tecniche di ricostruzione e le forme mutevoli dell’edilizia collettiva; sull’architettura dell’educazione e l’educazione dell’architetto, sul rapporto tra curatela e architettura.

Leong Leong_As Emerging Communities

BIENNALE SESSIONS & EDUCATIONAL

La Biennale dedica anche quest’anno il progetto Biennale Sessions alle Università, alle Accademie e agli Istituti di Formazione Superiore. L’obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con assistenza all’organizzazione del viaggio e soggiorno e la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratuitamente.

Nel corso dell’ultimo decennio La Biennale ha dato crescente importanza all’attività formativa, sviluppando un forte impegno nelle attività “Educational” verso il pubblico delle Mostre, le università, i giovani e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. Nella Biennale Architettura 2018 e Biennale Arte 2019 sono stati complessivamente 114.672 i soggetti coinvolti, di cui 68.205 i giovani partecipanti alle attività Educational. Anche per il 2021 è prevista una generosa offerta che si rivolge a singoli e gruppi di studenti, bambini, adulti, famiglie, professionisti, aziende e università. Tutte le iniziative puntano al coinvolgimento attivo dei partecipanti e sono condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale, suddivisi in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.

Tumo_As Emerging Communities

PARTNER E SPONSOR

Sponsorizzata da Artemide, Edison, Vela – Venezia Unica, Paola Lenti, la Biennale Architettura 2021 è realizzata con il sostegno di Rolex, Partner e Orologio Ufficiale della manifestazione.

Lina Ghotme Architecture_As New Households, © photo: Takuji Shimmura