Balenciaga Couture FW 2024/25: la rivoluzione dei materiali di Haute Couture by Alessandro Turci Lo stilista georgiano Demna Gvasalia è il vero erede di Martin Margiela. Sì, è vero Martin Margiela è stato l’indiscusso genio della Moda contemporanea, la cui modernità spazia ormai dagli ‘80 in poi, ancora oggi e forse più di prima, concedendo il vero senso cercato invano. Già con la rivoluzione arrivata dall’Oriente dei mostri sacri della moda intellettuale come Yamamoto Kansai, Rei Kawakubo, Issey Miyake e Yohji Yamamoto, la visione era cambiata. La Moda fa pensare. Balenciaga Couture FW 2024/25 Demna è questo, far pensare anche e nonostante certo pubblico della Moda. Inoltre lo fa bene, senza atteggiamento fazioso od opportunista. La Moda è variegata come il suo mercato. Spesso lo segue senza generare nulla, se non altro prodotto. Un linguaggio elitario come quello della Haute Couture esige un adeguato ragionamento. Nonostante tutto. Si può concepire il couturier come sarto che abbellisce e appaga con grazia e maniera, le clienti che si affidano a lui. Non è poco. Ma non è il solo compito della Moda. Isabelle Huppert wearing Balenciaga Couture FW 2024/25 Che sia una denuncia del sistema come già provocatoriamente fece Franco Moschino nella celebre catwalk “Couture” del 1989 dove, interrotta la passerella, lanciò il Fashion Blitz (video che contestava il valore delle sfilate), oppure voler introdurre nella Couture elementi e tessuti che si considerano lontani da quel mondo come inadeguati, fatto sta che un pensiero si esprime inequivocabilmente laddove il buon gusto lo tace. La frattura genera quella tensione che bene rappresenta il nostro attuale modo di vivere. E lo fa con gli strumenti a disposizione del creatore, materiali, forme e tagli. Non ci sono proclami né manifesti, non spettacoli e comparsate, ma abiti. Naomi Watts wearing Balenciaga Couture FW 2024/25 Questa Moda è fatta di ricerca, rischio, divertimento e grande abilità tecnica, ma soprattutto visione. Uno sguardo che porta a vedere oltre il visibile. “Occorre immaginare l’impossibile per potere superare l’inaccettabile “ scriveva Ursula Le Guin. Il progresso avanza tramite una metodologia che contempla il rischio e l’errore come step fondamentali per la sua verifica. La precisione di linguaggio unisce Arte e Moda sia laddove si richiede expertise tecnica, sia nel modulare nuove prospettive avanguardiste. Non si fa che così. Il concetto supera la forma, la domina, crea un senso diverso al di là della logica formale, della tradizione e del fatto a regola d’arte. Ed è proprio la regola ad essere contraddetta. La contraddizione come “esistenza reale”. Balenciaga Couture FW 2024/25 La collezione è un mash-up tra subcultura e haute couture, materiali consoni al linguaggio di Demna come il denim, la felpa, il nylon imbottito usati come gazar, organze, tulle con volumi e proporzioni ispirate al grande Cristóbal. Decisioni queste vissute come radicali e non compromessi accettabili. Balenciaga Couture FW 2024/25 Il soundtrack parla con voce calda di empatia, compassione, gioia. A cui non possiamo che unirci nella considerazione Deleuziana che definisce la gioia come consapevolezza, accettazione e conoscenza. Cammino questo che apre a nuove ed ulteriori investigazioni estetiche, consci del nostro destino di protagonisti consapevoli. Alessandro Turci speaking Balenciaga Couture FW 2024/25