La Barcelona Design Week 2017 è finita, ma si può ancora visitare la mostra ‘Krea. Different views in creative processes’ fino al 31 agosto ed anche partecipare ai workshops fino al 13 luglio!

Nell’ambito della responsabilità sociale è comune per le aziende e le istituzioni considerare l’integrazione di persone con diverse abilità o problemi. Normalmente il lavoro viene adattato alle loro capacità con una funzione integrante che genera un chiaro ritorno per il lavoratore, l’azienda e la società, anche se spesso è dubbio se questi compiti siano uno stimolo e una sfida creativa per la persona. La mostra mostra un aspetto molto specifico dell’integrazione; mira ad esplorare il contributo di diversi punti di vista nei processi creativi. La disabilità o la marginalizzazione sono fattori che spesso favoriscono lo sviluppo di abilità speciali, che non sono comuni a persone non interessate.

Nel contesto della creatività esistono diversi miti che confermano l’interesse per ciò che è diverso: l’idea del genio come persona brillante con una specifica abilità ma molto limitata in certi altri aspetti della vita, o che la creatività implica un punto di vista originale e diverso. La disabilità e la marginalizzazione non eliminano la capacità creativa, ma in molti casi lo intensificano in aspetti legati alle limitazioni che caratterizzano ogni situazione personale.

La mostra “Krea. Diversi punti di vista nei processi creativi” esplora il valore differenziale della creatività di gruppi a rischio di esclusione sociale, derivanti da una malattia o da una situazione personale specifica. Non si tratta di generosità o carità, ma piuttosto un genuino interesse per il valore della creatività da situazioni e esperienze uniche. “Art brut” è una delle espressioni più conosciute e diffuse di questo tipo di creatività, ma siamo anche interessati a guardare oltre e ad indagare come questa creatività viene applicata e sviluppata in una vasta gamma di progetti.

Saranno presentati undici casi appartenenti a situazioni e gruppi molto diversi, processi creativi che includono persone con disabilità fisiche o mentali, persone senza tetto, persone provenienti da altri paesi e che hanno incontrato precarietà ed emarginazione o persone che hanno sperimentato diverse situazioni di sfruttamento.

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