Gael Manes, nell’immaginare il marchio Minimalist Editions, ha un concetto ben saldo in mente: ottimizzare. Inteso come la capacità, nel disegnare arredi e complementi, di eliminare il superfluo e padroneggiare l’esaurimento delle risorse naturali. Il consumo eccessivo, che comporta mancanza di spazio, inquinamento, e impoverimento, va evitato in ogni modo: nella costruzione come nello stile. Vale a dire che il suo design, realizzato solo con materiali nobili frutto del know how degli artigiani francesi, va a rispondere a bisogni concreti, raggiunti tramite un’estetica sobria che esalta l’uso di materie prime di qualità, e in cui ottimizzazione significa contenimento delle risorse nel materialie, nella manifattura e nel trasporto, ma anche multifunzionalità. L’incessante ricerca di concetti innovativi fa sì che la produzione comprenda una visione a 360 gradi sulla vita in casa, spaziando dai mobili agli accessori per la tavola, ognuno dei quali, per materiale e costruzione, incoraggia la produzione locale. Minimalist Editions è infatti di base a Brest, e l’expertise che coltiva è interamente francese con l’intento, tuttavia, di comunicare a livello internazionale (per questo il nome del marchio può essere letto in inglese come in francese) come le realtà artigianali, di piccole dimensioni e radicate sul territorio, siano in grado anch’esse di evolversi stilisticamente e di produrre dei contenuti innovativi. Un design di concetto che si pone come un impegno: ambientale, qualitativo e, ovviamente, estetico.