R & Company presenta dal 7 novembre 2017 al 4 gennaio 2018 SuperDesign-Italian Radical Design 1965-75, un’indagine sul design italiano, curata da giornalista freelance e curatore indipendente di design Maria Cristina Didero. Il progetto di SuperDesign, iniziato oltre un decennio fa come un appassionato processo di riscoperta, è ora un’opportunità per mostrare come questi visionari hanno spostato la nostra percezione del design. La mostra nasce da una vasta ricerca, una raccolta accurata e frequenti viaggi in Italia per intervistare i protagonisti del movimento. L’indagine approfondita mette in evidenza queste figure leader e presenta una capsule collection di opere accanto ad una selezione di rari disegni d’archivio e di fotografie.

La mostra sarà accompagnata da un libro pubblicato da The Monacelli Press, scritto da Didero, con l’introduzione di Evan Snyderman di R & Company e contributi di Deyan Sudjic e Catharine Rossi, nonché un lungometraggio (67 minuti) di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni, diretto da Francesca Molteni, che presenta interviste con i designer e rari filmati mai visti prima e che sarà presentato il 5 Novembre al Cinéapolis Chelsea in occasione dell’Architecture and Design Film Festival di New York.

Il Design Radicale Italiano è iniziato negli anni ’60 come risposta al tumultuoso clima politico che c’era in Italia quando le tensioni sociali tra i partiti di estrema destra e quelli di sinistra erano al culmine. Il movimento si è scatenato quando alcuni gruppi progressisti si sono riuniti per esprimere le proprie ideologie politiche. I radicali sono scesi in strada facendo delle dimostrazioni, hanno creato manifesti e hanno progettato opere con immagini simboliche che facevano riferimento sia alla politica corrente sia alla cultura pop. Maria Cristina Didero scrive nel suo saggio di introduzione: “La creatività – in tutte le sue manifestazioni – è stata profondamente influenzata da questa richiesta di rigenerazione. Coloro che erano attivi in settori come l’arte e l’architettura cercavano di superare i confini delle loro discipline e spesso si riunivano per mettere in discussione lo status quo con l’obiettivo di sovvertire la cultura sociale, politica e visiva del loro tempo“.

Sviluppata sui vari livelli della galleria, SuperDesign propone una selezione dei mobili, degli oggetti e dei disegni più espressivi per rivelare l’imponente storia di questo ambizioso movimento. In mostra opere iconiche di Superstudio, pioniere del gruppo radicale; l’evocativo divano Bocca, a forma di labbra in tessuto rosso su schiuma, di Studio 65; il Cactus di Franco Mello e Guido Drocco. A prima vista questi oggetti appaiono giocosi, con il loro uso di immagini pop, ma sono opere evocative che erano estremamente progressiste per il loro tempo e solitamente nascondevano diversi significati.

Inoltre è esposta una selezione di lavori di Lapo Binazzi, che recentemente ha avuto la sua prima personale da R & Company ed è uno dei pochi radicali che ancora oggi lavora nel suo studio aperto da tempo a Firenze. SuperDesign presenta una delle opere più critiche di Binazzi, il Tempio Dorico, un gruppo di colonne realizzate in schiuma poliuretanica, materiale spesso utilizzato dai radicali e notoriamente difficile da preservare. Questo pezzo è stato originariamente creato per una performance al Salone del Mobile di Milano del 1971, che invitava i visitatori a abbattere le singole colonne e utilizzarle come posti a sedere.

Un’altra opera importante in mostra è il Safari Sofa progettato da Archizoom Associati, realizzato in plastica e pelliccia di leopardo, un pezzo seducente celebrato per le sue proporzioni imponenti e la forma irregolare di trifoglio. Accanto a questi capolavori iconici, la mostra presenta per la prima volta anche rare ephemera riscoperte nel corso degli anni. Non mancano poi le fotografie di interni cinematografici disegnati dai radicali negli anni ’60 e ’70, locali notturni, abitazioni private e ristoranti. Sia il libro che il film approfondiscono ulteriormente le storie indimenticabili dietro queste rare opere. Evan Snyderman afferma: “È stato un grande piacere lavorare al progetto SuperDesign per esplorare gli archivi e riprendere gli aneddoti dalla bocca degli stessi protagonisti e, in tal modo, riesaminare obiettivi e influenze durante la disamina della storia e degli eroi di questi gruppi spesso trascurati“. Il Design Radicale Italiano rimane un momento importante nella storia del design ed è sempre più rilevante nel nostro attuale paesaggio culturale e politico. Le opere progressiste create da questi gruppi visionari continuano ad essere un’importante ispirazione per gli artisti contemporanei che sono pionieri nell’industria di oggi. “I radicali hanno creato un profondo e duraturo cambiamento nel modo in cui il mondo pensa all’atto e al risultato del design, un campo di possibilità infinite“, afferma Snyderman.

About R & Company

La galleria R & Company rappresenta un gruppo di designer storici e contemporanei il cui lavoro è tra i più innovativi e finemente elaborati del loro tempo. I direttori della galleria Zesty Meyers e Evan Snyderman hanno ottenuto riconoscimenti internazionali per le loro mostre, per le pubblicazioni innovative e per il loro impegno nel preservare la storia attraverso i loro ampi archivi, le biblioteche e le collezioni private. Meyers e Snyderman hanno uno straordinario talento nello scoprire e portare alla ribalta del mercato del design i progettisti più all’avanguardia. R & Company sta attualmente lavorando a mostre e pubblicazioni sui designer che rappresenta – un programma diversificato che include lavori da Nord America, Sud America, Europa e Asia prodotti tra il 1945 e oggi. Oltre al programma espositivo nello showroom di New York, Meyers e Snyderman offrono la propria consulenza a livello internazionale.