All’appuntamento con Light+Building 2018 Siru si presenta con nuovi progetti creati in collaborazione con designer affermati capaci di rielaborare il concetto tradizionale di produzione del vetro soffiato. Progetti frutto del ricco bagaglio di esperienza tecnica e artistica del suo fondatore Rudy Marinotto e della spericolata attitudine alla sperimentazione nell’utilizzo e nella lavorazione del vetro. Materiale modulabile che lascia ampio spazio alla creatività, il vetro dà vita ad una variegata gamma di forme, finiture, cromatismi, decorazioni, che definiscono l’unicità dei manufatti.

Dal 1989, Siru concilia le esigenze, operative e oggettive, tipiche di un’azienda con la tendenza, intellettuale e spirituale, a considerarsi più un “laboratorio di ricerca nel campo delle arti applicate” che non ad un’industria in senso canonico. Da qui deriva la sua instancabile attività di ricerca e sperimentazione. Nuovi accostamenti di colori, superfici, texture, gabbie metalliche producono oggetti di indubbia valenza, del tutto estranei alla produzione seriale di massa. Così si amplia la gamma dei prodotti delle collezioni DESIGN e GLASS, con la progettazione e lo sviluppo di ben otto nuove soluzioni in vetro, create secondo le più antiche tradizioni artigiane muranesi di soffiaggio e con l’ausilio di stampi di legno o strutture metalliche progettate da designer di fama internazionale.

La forma discreta e senza tempo della lampada Cloche disegnata da Kanz Architetti rientra nel ricordo ancestrale, mentre il ritmo decrescente degli anelli metallici, basato sulla successione numerica di Fibonacci, ne riconduce la verticalità alle proporzioni naturalmente gradevoli della sezione aurea.

Cage nasce dall’esperienza del designer Odoardo Fioravanti nella progettazione di prodotti industriali e dalla sua passione per le classiche lampade per esterni con gabbie di protezione. Da qui il pensiero di soffiare in vetro in strutture che alludessero a quelle forme e addomesticassero l’estetica portandola all’interno delle case.

In Pause, disegnata da Gumdesign, la forma logica della materia e della sua tecnica, la goccia di vetro fuso dilatata dal soffiatore continua il suo divenire intraprendendo percorsi non prevedibili.

Le forme organiche sono una costante fonte di ispirazione, perché spesso offrono la soluzione più ovvia a un problema strutturale. Il vetro ingabbiato parla soprattutto di reticolazione delle superfici, simili alle corazze degli organismi con simmetria bilaterale. Nelle tartarughe il reticolo del carapace è molto simile alla gabbia metallica, un telaio più rigido sotto il quale si espande il resto della superficie. Galapagos disegnata da Giorgio Biscaro segue esattamente lo stesso approccio generativo, partendo da una forma esagonale poi espansa parametricamente in una sfera simile al carapace arrotondato delle testuggini.

Guscio esterno bianco latte e colori pastello incamerati all’interno del vetro: in Nest disegnata da Rudy Marinotto le cromie si celano nella trama baloton, che si fanno notare solamente a luce accesa. Una lampada magica, in cui si fondono le tonalità iniziali in un’unica macchia di colore.

Colorata e semplice, la sospensione Faro disegnata da Rudy Marinotto riflette la luce dove necessario attraverso la superficie di vetro lavorato baloton e ne trasmette la texture, diffondendo giochi luminosi all’esterno. Una testa arrotondata di metallo colorato ne enfatizza la forma.

Il progetto Suona di Büro Famos ha permesso di re-interpretare la tradizione vetraria veneziana in chiave contemporanea. Il suo aspetto monocromatico è un punto di riferimento discreto in ogni ambiente e le diverse finiture e superfici del vetro creano una bellezza intrigante.