Un progetto del food designer Martí Guixé e dello chef Marco Ambrosino realizzato in collaborazione con la Scuola Politecnica di Design SPD di Milano

In occasione della Milano Design Week 2021, il ristorante 28 Posti rinnova l’invito a un designer di fama internazionale a realizzare un menù a quattro mani con lo chef Marco Ambrosino.

Con il food designer catalano Martí Guixé Marco Ambrosino progetta una cena-manifesto in cui sia gli oggetti che il menù rielaborano in chiave simbolica i concetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale, dimostrando come attraverso un modello di ristorazione sostenibile sia possibile contribuire positivamente alla lotta allo spreco alimentare e incidere con messaggi concreti sulla possibilità di cambiare le abitudini dei consumatori.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con gli studenti del Master in Food Design and Innovation della Scuola Politecnica di Design SPD che, coordinati dal designer e dallo chef, sono stati invitati a partecipare a una call progettuale legata al tema della cena e ai concetti portati sulla tavola del 28 Posti.

Da questa esperienza didattica hanno preso forma tre oggetti progettati con gli studenti, che accompagnano gli altri quattro oggetti disegnati da Martí Guixé. Oggetti politici o “speaking object”, come li ha definiti il designer, che hanno il compito di comunicare un messaggio legato ai temi della cena. Sono oggetti non funzionali ma comunicativi che accompagnano ogni piatto del menù degustazione, e la loro sola presenza in tavola genera curiosità stimolando lo scambio a livello sociale. L’inclusione di questi “oggetti parlanti” estende in modo divertente la semplice ingestione di un pasto e permette di soddisfare i sensi dando libero sfogo a idee, ideologie e politica.

Per le ricette, Marco Ambrosino sviluppa le tematiche affrontate dalla sua cucina e realizza i suoi piatti con prodotti a basso impatto ambientale, selezionando produttori rispettosi degli ecosistemi e della biodiversità e utilizzando ingredienti attenti ai bisogni locali e alla valorizzazione del territorio.

Quindi il menù di Social Warming, uno scambio a livello sociale durante la consumazione, invita i commensali a riflettere su come si può utilizzare quello che avanza, per quanto tempo si può consumare e chi o cosa stabilisce che non può più essere consumato.

Social Warming è un’esperienza che il pubblico potrà vivere in prima persona dal 3 al 12 settembre, prenotando a cena, con possibilità di scelta tra diversi menù da sei, otto o dieci portate.

“La maggior parte delle volte – dichiara Guixé – il menù di un ristorante appare come una sequenza di piatti che configurano un messaggio di piacere al palato, ma non rende leggibile la complessità del pensiero richiesto per la sua produzione. Social Warming è un menù gastronomico progettato con una logica che permette di gustare e godere al massimo di trame, odori e sapori, ma nello stesso tempo è il progetto di un menù che vuole consapevolmente generare una presa di posizione in chi andrà a fruirne. Il Social Warning Meal è un menù parallelo, non commestibile e fatto di oggetti progettati, che comunica talvolta in modo subliminale, talvolta in modo più diretto, l’atteggiamento incorporato nel cibo. Il Social Warning Meal è un menù degustazione che si combina con l’attivismo gastronomico”.

MARTÍ GUIXÉ

Martí Guixé è nato a Barcellona nel 1964. Ha studiato Interior design a Barcellona e Industrial design alla Scuola Politecnica di Design. Vive e lavora “su materia vivente” tra Barcellona e Berlino. Si definisce “ex-designer” e lavora per aziende come Alessi, Camper, Chupa-Chups, Desigual, Droog Design, Saporiti e Danese. Ha esposto al MoMA di New York, al Design Museum di Londra, al MACBA di Barcellona e al Centre Pompidou di Parigi.

MARCO AMBROSINO

Marco Ambrosino, giovane cuoco di Procida, propone una cucina contemporanea, che utilizza solo prodotti di stagione, orientata verso valori etici, attenta alla qualità degli alimenti, al rispetto dell’ambiente e all’equità dei processi di produzione. Le sue precedenti esperienze gli hanno permesso di creare un equilibrato connubio tra la cucina tradizionale campana e quella sperimentale e d’avanguardia. È docente di cucina presso la Food Genius Academy di Milano e collabora con il Corso Superiore di Cucina Italiana di ALMA Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Scuola Politecnica di Design SPD

Fondata nel 1954 a Milano, la SPD è la prima scuola “post-graduate” italiana, concepita come un ponte verso le professioni creative. L’offerta formativa consiste in programmi di formazione avanzata e master universitari che abbracciano ambiti diversi: dal prodotto agli spazi, dalla comunicazione alla mobilità. Il Dipartimento di Food Design e il laboratorio di ricerca Food Ideas sono tra i progetti più recenti della scuola per promuovere l’innovazione nel settore agroalimentare. L’attività di SPD è stata riconosciuta a livello internazionale con il premio Compasso d’Oro.

28 Posti restaurant in Milan, via Corsico 1 (MM2 Porta Genova)
28 Posti, interior design project by Cristina Celestino