Da Kensington Gardens, a Londra, un’esplosione di grafiche per Burberry. I brillanti disegni sono quelli ispirati al mondo fiabesco, ma inaspettatamente pop, delle copertine dei libri: “The Birds and The Bees” è il nome di una collezione animata da maxi stampe di farfalle e api disegnate a mano, le stesse della passerella e della copertura trasparente della struttura della sfilata. I colori vivissimi sono quelli con cui Burberry afferma una contemporaneità fuori dal coro, contrapponendosi alle distese di nero delle altre tendenze per la bella stagione, immaginando un mondo in technicolor in cui i codici dell’azienda sono ben saldi, ma interpretati in una chiave del tutto innovativa. Il tipico trench è quindi percorso da disegni quasi psichedelici, e alle grafiche della collezione fanno da perfetto accompagnamento gli accessori, vero cult della sfilata: qui Christopher Bailey ha dato il meglio di sé, accostando, quando presente, l’iconico check a un patchwork di colori primari, per borse ladylike che rivelano uno spirito da artista, lo stesso gridato dalle stampe sugli overcoat di lino. Nella connotazione estiva ma fortemente urbana che la collezione assume, la scarpa appartiene al mondo dello sportswear, declinata in una sneaker o in un sandalo da escursione all’aperto. Giovane ma soprattutto in connessione con il contemporaneo, Burberry continua a proporre una creatività a tutto tondo, dove la moda è supportata dal talento musicale, stavolta quello di James Bay, cantautore e musicista inglese di Burberry Acoustic che ha suonato in diretta la colonna sonora della sfilata, mentre sempre più forte è l’innovazione digital: dall’acquisto con un tweet alla collaborazione con Youtube alle discussioni su WeChat, Burberry coinvolge tutti gli utenti alla fruizione del fashion show.