Si tende a pensare che le cosìddette “archistar” siano meri dispensatori di idee, e che il lavoro, una volta raggiunta la notorietà, venga svolto da altri. L’American Hardwood Export Council (AHEC), che da anni promuove il legno in Europa, e Benchmark hanno collaborato per dimostrare il contrario, ideando The Wish List, una installazione che sarà in mostra al Victoria and Albert Museum durante il prossimo London Design Festival, a settembre. Alcuni fra i migliori giovani talenti del design hanno avuto la possibilità di creare, con l’aiuto di 50 falegnami di Benchmark, dei prodotti personali, ma soprattutto hanno collaborato con una lista “stellare” di architetti, a cui è stata posta una semplice domanda: “Che cosa avresti sempre voluto in casa tua ma non sei mai riuscito a trovare?”. A rispondere sono stati alcuni dei nomi più importanti dell’architettura e del design, come Paul Smith, Norman Foster, Zaha Hadid, e molti altri. La sfida era quella di produrre ognuno degli oggetti desiderati in un unico materiale, il legno di latifoglie americane, per dimostrare la sua versatilità e la grande varietà di risultati ottenibili. Attrezzi del mestiere in mano, giovani designer e nomi affermati hanno materialmente prodotto i loro “oggetti del desiderio”, il tutto in una settimana di intenso lavoro artigianale. Qualche esempio? Lo spazio di lavoro in quercia rossa e ciliegio, di Sebastian Cox per Terence Conran; il porta-frutta estensibile in noce americano di Win Assakul per Amanda Levete; ancora il capanno da giardino in frassino termo trattato che Nathalie de Leval ha progettato per l’icona della moda Paul Smith. Moltissimi progetti, con un attento sguardo ai materiali usati e al consumo di energia per valutare l’impatto ambientale di ciascun oggetto, che raccontano la voglia di imparare dei giovani e l’inesauribile creatività dei grandi.