George Gray si rese conto solo dopo essere morto di non aver mai vissuto veramente, la sua infatti fu una vita vuota, priva di emozioni. E solo ora da morto, rimpiange il vero significato della vita e si rende conto che il più grande errore fu proprio quello di non aver seguito i “venti del destino” che li avrebbero permesso di vivere appieno, poiché il viaggio della vita è uno solo. Come lui stesso dice, se da un lato vivere la vita nell’estrema pienezza può condurre alla follia, dall’altro una vita priva di significato causa dolore, poiché si desidera qualcosa che per codardia non si può avere.

George Gray

Molte volte ho studiato la lapide che mi hanno scolpito:

una barca con vele ammainate, in un porto.

In realtà non è questa la mia destinazione, ma la mia vita.

Poiché l’amore mi si offrì ed io mi ritrassi dal suo inganno;

il dolore bussò alla mia porta

ed io ebbi paura;

l’ambizione mi chiamò,

ma io temetti gli imprevisti.

Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.

E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino,

dovunque spingano la barca.

Dare un senso alla vita può condurre a follia,

ma una vita senza senso è tortura

dell’inquietudine e del vano desidero;

è una barca che anela al mare eppure lo teme.

Questo progetto, tutto italiano, nasce dall’idea di Henry&co. Design in collaborazione con Antonella Manenti, giovani appassionati nel campo dell’arte e della letteratura.