Installazioni, mostre, showroom, talk, workshop, percorsi e altro ancora… un programma con uno scopo: Design for Human Future.

18 è il numero di edizioni della Barcelona Design Week, organizzata dal Barcelona Centre de Disseny, ma è soprattutto un programma e uno scopo: Design for Human Future propone l’SDG numero 18 per promuovere un futuro più umano e umanistico attraverso gli strumenti, le pratiche e la cultura del design nelle aziende, nelle associazioni e nei singoli individui con l’obiettivo di generare un impatto globale positivo per tutti.

Il 18 ottobre al Design Hub di Barcellona si tiene la giornata Nº18 Design For Human Future, rivolta al pubblico professionale per riflettere sul futuro umano, il design e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Il padiglione Nutura è un viaggio sinuoso e multisensoriale tra pareti ondulate di legno e ceramica ispirate all’architettura di Barcellona del XX secolo. Progettato da Benedetta Tagliabue-EMBT Architects per l’azienda Roca in occasione della Milano Design Week, evoca l’essenza del Mediterraneo.

L’evento prevede tre tavole rotonde moderate da Alessandro Manetti, curatore della BDW’23, Guido Woska, Global Managing Partner di Manyone, e Oriol Guimerà, designer; e tre workshop organizzati da Manyone e dal designer Luki Huber, al fine di co-creare proposte per l’SDG numero 18.

Durante la Settimana del Design di Barcellona, dal 16 al 28 ottobre, sarà possibile visitare Hanging By a Thread sul lago presso il Disseny Hub Barcelona. Qualche mese fa, il Barcelona Centre de Disseny e Cervezas Alhambra, lo sponsor ufficiale dell’evento, hanno proposto agli studenti dello IED di Barcellona una sfida con l’obiettivo di dare una seconda vita alle bottiglie di birra.

Da questa proposta sono nati molti progetti e Hanging By a Thread è stato scelto come progetto vincitore. Gli studenti Violeta Martín e Lluis La Hoz, accompagnati dalla loro tutor Marta Ayala, hanno creato una figura astratta fatta di bottiglie di Alhambra e materiale riciclato, dotata di un punto di ricarica solare al centro della scultura per essere visibile di notte. Questa figura sarà appesa a un filo all’interno di una struttura cubica 3D.

Il progetto vuole creare un momento di riflessione sull’inquinamento, che sta diventando sempre più grande. Il cubo che la circonderà rappresenta la prigionia in cui vive la società a causa del consumismo e dell’individualismo.

Dal 16 al 28 ottobre, sarà possibile poi visitare a CASA SEAT i poster finalisti della Human/AI Design Challenge. I progetti, creati con l’aiuto di algoritmi di generazione di contenuti AI, vogliono essere una riflessione degli studenti delle scuole di design di tutto il mondo su come bilanciare il miglior rapporto tra pensiero creativo umano e intelligenza artificiale. Il poster vincitore riceverà il premio BDW-CASA SEAT, del valore di 1.500 euro, e sarà annunciato in occasione del Design Festival di Diagonal, il 25 ottobre.

BARCELONA DESIGN CENTRE

Il Barcelona Design Centre è stato fondato nel 1973 con l’obiettivo di dare al design l’importanza che aveva in altre città europee. Quest’anno, festeggia 50 anni di collaborazione con organizzazioni locali e mondiali per promuovere il design di Barcellona in più di 30 Paesi. Il Barcelona Design Centre intende il design come fattore di trasformazione per la competitività, la sostenibilità e l’impatto positivo sulla società, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Agenda 2030). Sostiene l’innovazione, il talento creativo e la promozione del design di Barcellona in tutto il mondo. Il Barcelona Design Centre è il partner strategico del design per creare valore comune con aziende, imprenditori e professionisti. Il suo piano strategico si concentra sui seguenti ambiti: innovazione e sostenibilità delle organizzazioni (aziende ed enti); sostegno all’imprenditoria creativa; promozione del marchio Barcellona nella sfera creativa e internazionalizzazione dei talenti creativi locali (design ispirato a Barcellona); sfide della società e obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, l’Agenda 2030.