Abbiamo visto, toccato, provato pressochè tutto. Allora il design si spinge verso l’immateriale, quello che non c’è: realtà inventate e immaginate per sensazioni nuove e inaspettate. È il campo dell’interaction design, il terreno d’azione dello studio milanese Dotdotdot, i cui filosofi, architetti, designer e ingegneri hanno collaborato per il progetto dello showroom all’interno del Data Center Technology & Operations di Engineering, in Valle d’Aosta. La visita è un’esperienza immersiva, veicolata dall’identità visiva che accomuna i diversi ambienti con i materiali degli arredi e le scelte cromatiche, per uno spazio articolato e flessibile in base al numero dei visitatori e ai gradi di comunicazione e approfondimento dei contenuti. Il punto nevralgico dell’intero showroom è l’area demo, concepita da dotdotdot per trasmettere i concetti di ricerca e innovazione attraverso un sistema di interazione intuitivo e naturale: il tavolo, al centro dello spazio, diventa la consolle di comando e la piattaforma di navigazione dei contenuti multimediali, mentre con un Ipad si gestiscono la configurazione della sala, le luci e le musiche. Il tavolo multitouch mostra i suoi contenuti su una grande parete curva videoproiettata. Dotdotdot chiama in causa diverse discipline, creative e culturali, con l’obiettivo di trasmettere al cliente, attraverso le scelte architettoniche, lo studio delle interfacce, delle infografiche e della comunicazione, la percezione di un ambiente all’avanguardia e allo stesso tempo user friendly.