Calore e colore. Entrando nella sala che ospitava l’installazione di Incipit ‘Mediterraneo Contemporaneo’, a cura dell’arch. Tatiana Milone e di Marta Bernstein, il visitatore si ritrovava circondato da una suggestiva atmosfera marina dove tende, moquette e carta da parati nei colori caldi, richiamavano, anche con i suoni, la sabbia e il mare. Un sapore nuovo legato a un modo innovativo di fare design: nel 2017, l’azienda milanese che ha fatto della tradizione artigiana del Made in Italy la propria cifra progettuale riscopre il gusto di un saper fare tutto mediterraneo. I nuovi progetti sono intrisi di colori caldi spalmati su materiali naturali come la terracotta, con un il costante rimando al sole e al mare grazie a piccoli dettagli. Tutti i prodotti della collezione, dal design più ricco e decorativo, sono il frutto di una stretta e fruttuosa collaborazione tra il designer, l’azienda e la supervisione artistica e tecnica di Ilaria Innocenti e Giorgio Laboratore.

Incipit riscopre la propria identità legata al Mediterraneo, un mare che da sempre unisce e divide popoli e culture che per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri. Utilizzando solo materiali di origine naturale (metalli, vetri, marmi, pietre, legni, terra cotta, ceramica), lavorati attraverso tecniche artigianali tipicamente italiane, grazie allo sguardo fresco dei giovani designer con cui collabora, valorizza le specificità locali, mostrando attraverso i propri prodotti come il suo DNA sia intriso di questo crocevia di influenze, riferimenti culturali che si dividono tra Europa, Africa e Medioriente.

I tradizionali strumenti per la pesca sono la base a cui il designer Roberto Sironi si è ispirato per la realizzazione di Nassa una famiglia di vasi didai colori caldi e dai dettagli materici, che trae ispirazione da cielo, terra e mare, e riprende per forma e proporzioni le reti per la pesca. Disponibile in due dimensioni, è realizzata in ceramica e colorata con ingobbio ed è caratterizzata da una corda nautica che contrasta cromaticamente la matericità dei vasi. Questa piccola cima divide come una cintura la parte smaltata opaca da quella lucida, per riprendere la tradizione con un twist contemporaneo.

Tra le ultime novità c’è Popup, orologio da muro apparentemente piatto, dello Studio LIDO di Giorgio Laboratore e Ilaria Innocenti, che grazie a un’inaspettata tridimensionalità dovuta a un semplice gioco di pieghe di fogli metallici, si stacca dalla parete, acquista profondità e volume diventando un oggetto dal forte impatto grafico.

Di Federica Biasi e Simone Bonanni è invece Dama, un oggetto al confine tra praticità e decoro, silenzioso nelle forme, ricco nei semplici dettagli e prezioso nell’uso. Si presenta come un versatile sistema di contenitori impilabili cilindrici di diverse altezze e colori, pronto a caratterizzare differenti ambienti dell’abitare domestico. Il coperchio infatti, impreziosito da un piccolo manico in ottone, nasconde internamente uno specchio circolare.

Infine, a completare la famiglia di lampade di Tommaso Caldera, troviamo Elmetta Smart nuova versione della lampada da scrivania Elmetta, versione da tavolo di Elma. In questa nuova versione, la lampada acquisisce un’anima ancor più giovane e pop, grazie ai colori accesi applicati all’alluminio. Il diffusore anodizzato colorato e il manico in metallo curvato, in questa variante sono verniciati allo stesso modo, creando un interessante gioco di ton-sur-ton.

La presenza al fuorisalone in via Solferino 11 nel cuore pulsante del Brera Design District e della Design Week milanese è un segnale molto forte di come l’azienda in questi anni sia cresciuta e maturata, attraverso una ricerca costante su materiali e tecnologie, arrivando così a presentare prodotti più sofisticati ma sempre briosi, restando fedele alla propria filosofia.

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