Ricordando Dame Vivienne Westwood, stilista e attivista, morta il 29 dicembre 2022 a ottantuno anni.

La forza dei grandi caratteri sta proprio in ciò che essi non scelgono ma, interamente e per loro natura, sono ciò che vogliono e compiono… è il vanto dei grandi caratteri essere colpevoli”.

Georg Wilhelm Friedrich Hegel

La visione distorta, deforme o meglio, non conforme è ciò che la mente genera in un moto di ribellione creativa che non vede alternative se non quel che esiste già in sé.

Quel modo è comune a tutti i geni creatori che introducono l’elemento che li contraddistingue dai semplici (a volte ottimi) creativi, la novità. Quel che prima non c’era, ora nasce come spontanea invenzione ed appare di una forza bruta quasi arcaica (arché, in greco ἀρχή, che significa il principio, l’origine).

Da qui si parte ad occhi aperti e vediamo ciò che era precluso all’occhio corretto, educato. Autenticità del modo, non un adeguamento formale allo stilema, un pensiero, una filosofia di vita. Un pinstripe, un over check, un pirata, un kilt, un cagnolino, Fragonard e il globo regale col satellite dell’innovazione.

L’immaginario trova la sua collocazione nei bottoni ovali in corno come ingialliti dal tempo, nelle cuciture e arricciature, nei tagli a vivo su camicie classiche. In quella faccetta da ragazzina sfrontata che ironizzava sul politically correct o semplicemente su ciò che era condiviso.

Non aveva tempo né età, perché donna libera. Sempre in movimento perché vivamente viva. Ricorda Chaim Soutine, come nei ritratti qui proposti, in una visione del bello che trafigge. Ma potrebbe essere El Greco o Van Gogh, perché la follia dello sguardo non ha educazione.

Alessandro Turci speaking